“Dare al Mediterraneo stabilità e sicurezza – ha sottolineato Fassino – richiede che si dia soluzione ai molti conflitti che dallo Stretto di Hormuz allo Stretto di Gibilterra, investono l’intera regione: in Libano, dove è urgente realizzare le riforme istituzionali e economiche necessarie a far uscire il Paese da una profonda instabilità; in Medio Oriente dove è urgente riavviare un percorso di dialogo tra palestinesi e israeliani; in Siria devastata da una guerra civile che da 12 anni si protrae senza soluzione, cosi come in Iraq troppo spesso turbata da conflitti e attentati sanguinosi; e in Tunisia che vive una crisi delle sue istituzioni costituzionali”.
“La drammatica conclusione della vicenda afghana – ha aggiunto Fassino – ripropone i rischi enormi che derivano dalla ripresa di attività terroristiche, sollecitando un impegno vero e convinto di tutti i Paesi a contrastare ogni forma di insorgenza e di radicalismo”.
“Sono tutte situazioni critiche – ha concluso Fassino – che richiedono il rilancio di una strategia euromediterranea, a cui possono dare un contributo prezioso Italia e Giordania che da sempre perseguono strategie di dialogo, stabilità e pace”.
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