Di cosa si tratta
La fattura elettronica PA è la possibilità di emettere fatture verso la Pubblica Amministrazione in formato totalmente digitale. Oggi nel nostro Paese chiunque abbia a che fare con forniture, di qualsiasi genere, nei confronti della Pubblica Amministrazione ha l’obbligo di emettere una fattura in formato elettronico, senza quindi produzione di documenti cartacei; questo sin dal 31 marzo 2015. Il sistema funziona in questo modo: l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei fornitori della PA un sistema elettronico, detto di Interscambio, che consente di generare digitalmente le fatture, che vengono poi direttamente consegnate al destinatario, in questo caso la Pubblica Amministrazione. Le fatture sono in un formato digitale standard, chiamato XML, firmate digitalmente.
A cosa serve
Tramite la fatturazione elettronica si ottengono alcuni importanti risultati. Il primo è un elevato risparmio per quanto riguarda la gestione delle fatture stesse, che non devono più essere stampate in più copie, munite di bollo, spedite al cliente e conservate per anni in una sede idonea. Il formato elettronico rende tutto più semplice, in quanto consente di creare, spedire, registrare e conservare il documento in un unico gesto. Inoltre tramite l’utilizzo della fattura elettronica PA si aumenta l’efficienza dei controlli e si evita l’evasione fiscale. Si si considera poi questo tipo di innovazione in un’ottica più ampia di efficienza e di digitalizzazione appare chiaro come la fattura digitale sia una vera e propria rivoluzione a livello globale, che ci porta verso il Piano Industria 4.0. Compilare una fattura in modo digitale, sfruttando un formato standard, univoco per tutti gli attori europei, consente inoltre di evitare disguidi di ogni genere, come ad esempio lo smarrimento di un documento inviato tramite posta normale, gli errori di compilazione, la possibilità di dare vita a duplicati o a fatture false.
La realtà in azienda
Ad oggi le fatture elettroniche sono obbligatorie solo nei rapporti con la Pubblica Amministrazione. Tale realtà è però pronta ad allargarsi a macchia d’olio, lo prevedono anche le leggi italiane. Dall’ 1 luglio 2018 infatti sarà obbligatorio utilizzare tali documenti in tutte le cessioni di benzina e gasolio per motori e per le prestazioni di subappaltatori nei contratti pubblici; dal settembre 2018 sarà obbligatorio questo metodo di fatturazione nei confronti di soggetti extra unione europea; dall’ 1 gennaio 2019 invece sarà obbligatoria la fattura elettronica per tutte le operazioni. Si mantengono ad oggi al di fuori dell’obbligo solo coloro che aderiscono al regime dei minimi o al regime forfettario.
I vantaggi della fatturazione elettronica
Come abbiamo visto emettere fatture in formato elettronico consente di ottenere enormi risparmi in azienda, si pensi anche solo al tempo risparmiato in fase di archiviazione e allo spazio non più impiegato in questo modo. Inoltre il contribuente che emette fatture esclusivamente in formato elettronico avrà anche il vantaggio di un miglior rapporto con l’Agenzia delle Entrate: niente più anticipi su introiti non guadagnati, in quanto l’Agenzia sarà in grado di calcolare perfettamente i guadagni di ogni singolo detentore di Partita IVA. Si otterranno anche minori tempi di pagamento oltre ad una diminuzione degli adempimenti burocratici, insieme con la possibilità di riuscire a gestire la “questione fatture” senza l’aiuto da parte di professionisti esterni. A livello della Pubblica Amministrazione l’uso delle fatture digitali consente anche di monitorare al meglio la Spesa Pubblica.
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