ROMA – “L’obbligo di emettere fatture elettroniche non dovrà significare costi aggiuntivi per le piccole imprese, e dovrà partire solo dopo un adeguato periodo di sperimentazione”.
È la posizione sottolineata oggi dalla CNA in occasione del Forum della fattura elettronica in corso presso l’Agenzia delle entrate. La CNA, in particolare, pone sei questioni:
1. occorre limitare al massimo le informazioni da indicare in fattura;
2. va costruito un metodo di recapito alternativo alle fatture elettroniche che dovrà funzionare in caso di blocchi del sistema dell’Agenzia delle entrate;
3. le imprese devono avere la possibilità di indicare la PEC (posta elettronica certificata) del proprio intermediario sia per ricevere le fatture passive sia per le fatture attive;
4. la data di emissione della fattura deve essere quella indicata dalla fattura stessa, e il nuovo sistema dovrà limitarsi al ruolo di postino, senza porre termini per la generazione della fattura;
5. bisogna abolire l’obbligo di apporre la firma digitale alla fattura elettronica;
6. occorre che il sistema garantisca la conservazione elettronica delle fatture sia per gli adempimenti fiscali che per quelli di tipo civilistico.
“La digitalizzazione della contabilità è un vero passaggio epocale – si legge nella nota della CNA – ma per garantire che non arrechi problemi seri alle imprese occorre una proroga dell’entrata in vigore”.