ROMA – Il tasso di inflazione stimato dall’Istat all’1,4% a settembre “comporterà aggravi di circa 414 euro annui” a famiglia, secondo l’analisi di Federconsumatori. Un aggravio che “non farà altro che accentuare la difficoltà delle famiglie nel far fronte alle spese quotidiane”.
Da uno studio dell’associazione è emerso come dal 2013 al 2018, vi sia stata una crescita del reddito medio del +4,4% (3,8% al netto dell’inflazione), a fronte di un aumento della spesa del +6,4%. La spesa cresce più velocemente del reddito, specialmente per i redditi medio-bassi.
“E’ evidente come, per far fronte all’aumento di spesa prospettato, si renda sempre più urgente un intervento del Governo teso alla redistribuzione dei redditi e alla creazione di nuove opportunità di lavoro stabile, superando sterili logiche di assistenzialismo”, afferma il presidente della Federconsumatori, Emilio Viafora, che chiede “piani di investimento in grado di fornire nuove prospettive di sviluppo e crescita all’economia”, di cui non vede “traccia del Def”.