ROMA – Tv2000, InBlu Radio, Avvenire, Sir, Federazione dei settimanali cattolici e Corallo, d’intesa con la Segreteria generale della Cei, invitano i fedeli, le famiglie e le comunità religiose a ritrovarsi il 22 maggio alle 21 per recitare il Rosario che verrà trasmesso da Tv2000 e InBluradio oltre che sulla pagina Facebook della Conferenza Episcopale Italiana.
Ave, stella del mare,
madre gloriosa di Dio
vergine sempre, Maria,
porta felice del cielo.
L’ «Ave» del messo celeste
reca l’annunzio di Dio,
muta la sorte di Eva,
dona al mondo la pace.
Spezza i legami agli oppressi,
rendi la luce ai ciechi,
scaccia da noi ogni male,
chiedi per noi ogni bene.
Mostrati Madre per tutti,
offri la nostra preghiera,
Cristo l’accolga benigno,
lui che si è fatto tuo Figlio.
Vergine santa fra tutte,
dolce regina del cielo,
rendi innocenti i tuoi figli,
umili e puri di cuore.
Donaci giorni di pace,
veglia sul nostro cammino,
fa’ che vediamo il tuo Figlio,
pieni di gioia nel cielo.
Lode all’altissimo Padre,
gloria al Cristo Signore,
salga allo Spirito Santo,
l’inno di fede e d’amore.
Amen.
Arcivescovo:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
Arcivescovo:
La pace del Signore Risorto sia con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.
La grazia e la pace di Dio nostro Padre,
l’amore del Signore nostro Gesù Cristo,
la comunione dello Spirito Santo
e il sorriso materno di Maria siano con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.
Parole introduttive dell’Arcivescovo.
Preghiamo.
Signore nostro Dio,
che hai fatto della Vergine Maria
il modello di chi accoglie la tua Parola
e la mette in pratica,
apri il nostro cuore alla beatitudine dell’ascolto,
e con la forza del tuo Spirito
fa’ che noi pure diventiamo luogo santo
in cui la tua Parola di salvezza oggi si compie.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
Lettore 1:
Nei giorni della sua vita terrena Gesù offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suopieno abbandono a lui, venne esaudito. Pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono, essendo stato proclamato da Dio sommo sacerdote secondo l’ordine di Melchìsedek (Ebr 5, 7-10).
Lettore 2:
«Lassù andrò a pregare, lassù sarò più vicina al mio Signore, lassù i miei occhi incontreranno l’infinito». Rita sale ogni giorno lo Scoglio di Roccaporena. È un cammino difficile: sassi, qualche rovo, a volte le mani siattaccano alla roccia e sembrano trarre forza da essa. Gli zoccoli di legno o gli stivali di feltro non bastano, i piedi fanno male, a volte sanguinano. Il corpo fatica, si macera, ma lo spirito annega nel mare di Dio. Sulla cima dello Scoglio Rita, in ginocchio, prega. Ascesa e ascesi, la fatica fisica e le braccia aperte di Dio in cima, lassù! L’abitudine alla difficoltà del salire e alla sofferenza l’hanno resa forte “dentro”.
Lettore 3: Padre nostro Ave Maria Gloria Acclamazione: Ave Maria, gratiaplena. Benedicta tu!
Lettore 1:
Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori; e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquità.Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui;per le sue piaghe noi siamo stati guariti (Is 53, 4-5).
Lettore 2:
Rita è stata una donna di preghiera, nella relazione con Dio ha trovato la forza di trasfigurare la realtà senza fuggirla, di elevarsi sulla vita per comprenderla e collocarla in un contesto più ampio dell’esperienza quotidiana. Sulle ali della preghiera il cuore si dilata e gli occhi vedono ciò che vede Dio: in ogni uomo un figlio e quindi un fratello da amare e perdonare; nelle situazioni quotidiane un’occasione per mostrare la forza dello Spirito; nei limiti e negli ostacoli il terreno per seminare la vita del Risorto.
Lettore 3:
Padre nostro Ave Maria Gloria Acclamazione: Ave Maria, gratia plena. Benedicta tu!
Lettore 1:
Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme: egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca; insultato, non rispondeva con insulti, maltrattato, non minacciava vendetta, ma si affidava a colui che giudica con giustizia. Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia; dalle sue piaghe siete stati guariti (1Pt 2, 21-24).
Lettore 2:
Ogni cristiano è chiamato a dare attualità al ministero dell’unico Salvatore, completando nella sua carne quello che manca ai patimenti di Cristo (cf Col 1, 24). Rita ha fatto fino in fondo la sua parte, talmente unita al Crocifisso da condividerne la Passione, quella «passion tanto feroce alla quale ella attribuì sì tanto merito da avere in dono una delle spine di Cristo» (Iscrizione sulla Cassa Solenne). La spina: dolore, sofferenza, malattia, solitudine, emarginazione, sono i nomi profani della croce, identità mostruose se indipendenti da essa, sorgenti di vita piena se ad essa congiunte.
Lettore 3:
Padre nostro Ave Maria Gloria Acclamazione: Ave Maria, gratia plena. Benedicta tu!
Lettore 1:
È cresciuto come unvirgulto davanti a lui e come una radice in terra arida. Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per poterci piacere. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima (Is 53, 2-3).
Lettore 2:
L’avventura umana di Santa Rita si svolge nella più assoluta marginalità, nel nascondimento di valli profonde e strette, che per secoli ne hanno custodito il segreto. Ma i segreti di Dio sono orientati alla rivelazione; nei modi e nei tempi che la Provvidenza dispone, essi si diffondono nel mondo per rendere sempre attuale il Mistero della Salvezza. Rita morì in questo Monastero il 22 maggio del 1457, lasciandoai suoi concittadini la dolce memoria di un cristianesimo autentico, eroico e insieme possibile, perché incarnato nel quotidiano e capace di dare nuovo orientamento all’esistenza.
Lettore 3:
Padre nostro
Ave Maria
Gloria
Acclamazione: Ave Maria, gratia plena. Benedicta tu!
Lettore 1:
Cristo Gesù, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre (Fil 2, 6-11).
Lettore 2:
L’avventura umana di Rita trova nell’esperienza monastica, ultima tappa della sua esistenza terrena, una sorta di sintesi esplicativa e un’efficacechiave di lettura: il “tempo del monastero” offre alla donna, alla sposa, alla madre, alla vedova un orizzonte nuovo nel quale ricollocare l’esperienza della vita, rileggendola per una nuova comprensione. L’Eterno si fa suo “sposo” e l’eternità sua casa; gli uomini sono accolti come fratelli e amati come figli; la prova e il dolore vengono sopportati con fortezza e trasfigurati dall’amore.
Lettore 3:
Padre nostro
Ave Maria
Gloria
Acclamazione: Ave Maria, gratia plena. Benedicta tu!
Salve, Regina
Salve, Regina, Mater misericordiæ,
vita, dulcedo, et spes nostra, salve.
Ad te clamamus, exsules filii Evæ,
ad te suspiramus, gementes et flentes
in hac lacrimarum valle.
Eia ergo, advocata nostra,
illos tuos misericordes oculos ad nos converte.
Et Jesum, benedictum fructum ventris tui,
nobis, post hoc exilium, ostende.
O clemens, O pia, O dulcis Virgo Maria.
Madre di Cristo, prega per noi.
Madre della Chiesa
Madre degli uomini
Figlia del nostro popolo
Compagna del nostro cammino
Sorella dei redenti
Profezia dei tempi nuovi
Presenza viva nella storia
Segno della gloria futura
Vergine di Nazareth
Sposa di Giuseppe
Custode della Parola
Vergine dal cuore semplice
Donna dal cuore puro
Madre dal cuore trafitto
Madre che ci conosci
Madre che ci ascolti
Madre che ci comprendi
Madre presso la croce
Madre dei discepoli
Sollievo degli afflitti
Speranza degli oppressi
Fiducia dei poveri
Sollievo degli afflitti
Sorgente della gioia
Fonte della luce
Dimora della vita
Santa Maria
Prega per noi, Santa Madre di Dio.
E saremo degni delle promesse di Cristo.
Preghiamo (Papa Francesco)
O Maria,
Tu risplendi sempre nel nostro cammino
come segno di salvezza e di speranza.
Noi ci affidiamo a te, Salute dei malati,
che presso la croce sei stata associata al dolore di Gesù,
mantenendo ferma la tua fede.
Tu sai di che cosa abbiamo bisogno
e siamo certi che provvederai
perché, come a Cana di Galilea,
possa tornare la gioia e la festa
dopo questo momento di prova.
Aiutaci, Madre, a conformarci al volere del Padre
e a fare ciò che ci dirà Gesù,
che ha preso su di sé le nostre sofferenze
e si è caricato dei nostri dolori
per condurci, attraverso la croce,
alla gioia della risurrezione.
Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio.
Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova,
e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.
Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo spirito.
Discenda su di voi la grazia di Dio Padre,
il cui Verbo, per la potenza dello Spirito,
si è fatto carne nel grembo della Vergine Maria
per salvare il genere umano.
R. Amen.
Dimori sempre nei vostri cuori Cristo,
la stella del mattino,
che Maria, figlia di Sion,
attese con gioia nella sua prima venuta.
R. Amen.
Vi illumini e vi rinnovi lo Spirito Santo
perché, vigilanti nella preghiera ed esultanti nella lode,
possiate camminare in santità di vita
verso Cristo Gesù Signore nostro.
R. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo
discenda su di voi,
e con voi rimanga sempre.
R. Amen.
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