GENOVA – Il Festival Musicale del Mediterraneo, tra i primi in Italia e in Europa per storicità, dopo il grande successo di pubblico ottenuto negli anni passati con gli approfondimenti sull’EurAfrica e l’EurAsia è orgoglioso di presentare la 29esima edizione dal 3 e al 17 settembre 2020. Quest’anno gli eventi saranno incentrati sulle “EurAmeriche”, nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19 e dello spirito internazionale della manifestazione.
Di fatto la simbiosi tra culture e popoli è il punto imprescindibile che caratterizza sin dal 1992 il Festival Musicale del Mediterraneo su produzione e organizzazione Echo Art, espressione dell’incontro tra le arti e tra le generazioni, che dal viaggio a ritroso nel tempo rende anche il panorama contemporaneo più chiaro da decifrare.
“Nei quasi 30 anni di programmazione decine di migliaia di spettatori -dice il Direttore Artistico Davide Ferrari – hanno assistito a eventi caratterizzati da unicità o produzioni esclusive passando dalle polifonie Zulu agli Aborigeni australiani, in un viaggio attorno al mondo, ma in questo 2020 alla rarità sarà abbinata in particolare la comprensione della nascita e della fortuna del jazz, della rumba, del tango fino a toccare ancora salsa, samba, blues, soul, folias, passacaglie, ciaccone, negritos”.
Gli spunti sono diversissimi e ricchi di sorprese; basti pensare che proprio dal connubio tra Europa e Americhe, in primis tramite i flussi migratori, si generarono veri e propri filoni musicali oltre a una miriade di correnti interne, ognuna con i suoi tratti peculiari.
Un’osmosi tra i vari patrimoni culturali e musicali che costantemente si rinnovano in nuovi luoghi di incontro sonoro plurietnico, tra scale pentatoniche, strumenti tribali e d’orchestra, dove ancora una volta il limes diventa limen, accogliente e inclusivo.
Sedi degli appuntamenti sempre luoghi storici e rappresentativi come musei, chiostri, piazze e periferie. Dalle location immancabili come Palazzo Ducale dove si svolgerà “Minimalia-Omaggio a Philip Glass” giovedì 3 settembre (ore 19:30 e 21 con Deos Dance Ensemble Opera Studio e la Banda di Piazza Caricamento in una nuova versione al femminile) si aggiungeranno via via diverse new entry tra cui il gran finale del 17 settembre alle ore 20 “Suoni e voci dalla Bestia, il “ treno de la Muerte “, nell’Area Archeologica dei Giardini Luzzati in una prima italiana trasmessa in streaming (X.Ezeta, J.Guillermard, M.Gutierrez, O.Manzano Anorve, Inti Medina dal Messico, Perù, Italia, Francia).
Il programma è nato proprio così e si ritaglierà, oltre alle scenografie naturali o storiche di sicura presa, anche momenti particolari come il concerto all’alba di domenica 6 settembre dal titolo “Soundscape, no land” dal gruppo Merope, Lituania, all’Isola delle Chiatte del Porto Antico in collaborazione con Musicaround.
Si cercherà in ogni modo di mixare dirette streaming con eventi live, consci di quanto a livello artistico lo spettacolo del vivo sia stato penalizzato nel periodo di chiusura e nella progressiva ripartenza. Ora si tratta di espletare puntigliosamente ogni norma o regola di buon senso e attenzione per tornare a far sbocciare la forza dirompente e unificante della musica e dello spettacolo.
A seguito delle nuove misure e delle provenienze dall’estero di alcuni artisti in tabellone il programma verrà presentato definitivamente nella conferenza stampa da Davide Ferrari (con performance live e la partecipazione del team del” Centro per non subire violenza Onlus”, ai Giardini Luzzati di Genova con diretta Goodmorning Genova martedì 1° settembre alle ore 17.
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