Arrivano le festività natalizie, tra il cenone per la vigilia, quello di Natale ed i festeggiamenti di Santo Stefano, gli italiani si mettono ai fornelli e danno sfogo alla fantasia cucinando leccornie e piatti elaborati. Il risultato? Abbondanza di portate tra antipasti, primi, secondi, contorni e dolci vari. Un’overdose di cibo rispetto alle reali esigenze, che per 1 italiano su 2 (54%) ogni anno si traduce in un incubo ricorrente: almeno 2 kg di cibo, tra pasta fatta in casa, piatti di carne e insalate varie, panettoni e dolci tradizionali, che rimangono ‘intatti’. E allora, che cosa farne? Dare loro nuova vita, riutilizzandoli in maniera creativa e golosa, magari dopo averli congelati per il cenone di Capodanno. Chi l’ha detto che il riciclo debba essere fatto solo con i rifiuti? La tendenza del re-use arriva ora direttamente in cucina.
È quanto emerge da uno studio promosso dal Polli Cooking Lab, l’Osservatorio sulle tendenze alimentari dell’azienda toscana Fratelli Polli, condotto mediante metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su circa 1500 italiani tra i 30 e i 65 anni attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community per capire come far fronte all’allarme avanzi durante le festività. Pranzi e cenoni delle feste sono il modo migliore per ritrovarsi a tavola e riscoprire i sapori della cucina italiana. Il menù di fine anno? Gli italiani puntano soprattutto sulla tradizione
Per gli italiani sono momenti particolarmente importanti perché permettono di riassaporare i prodotti tipici del periodo (63%), sono l’occasione perfetta per stare con amici e parenti (49%) e per riscoprire le specialità del territorio (57%). L’approccio al periodo delle feste è variegato: molti italiani si stanno organizzando per celebrare la vigilia di Natale, il 25 e Santo Stefano (74%) a casa, ma c’è anche chi preferisce pranzare fuori (26%). Tra coloro che festeggeranno tra le mura domestiche, 6 su 10 prepareranno i piatti tipici delle feste (66%) o comunque indicati per l’inverno (17%). In pochi (7%) invece punteranno sul fattore innovazione.
Nonostante l’attuale crisi economica influisca sul potere d’acquisto degli italiani, per le festività la maggior parte è pronta a fare qualche strappo alla regola, acquistando le migliori materie prime (44%) con cui preparare le ricette tradizionali. Per 7 italiani su 10 Natale fa rima con piatti tipici del territorio (69%) a base di ingredienti stagionali, come legumi (63%), verdure invernali tipo carciofi e patate (77%), oppure con la classica insalata russa (73%) o cacciagione (56%) e pesce (58%).
Per 1 su 2 (53%) i sapori classici trasmettono alla gente certezze e rassicurano, quello di cui più hanno bisogno in questo periodo. In media, un pranzo delle feste prevede almeno 10 invitati (68%), ma c’è anche una minoranza che avrà al suo fianco non meno di una ventina di persone (26%), tra parenti ed amici. Tutto questo genera un effetto ‘overdorse’ di cibo che può risultare pericoloso. In media, il 49% degli italiani prepara un menù ‘abbuffata’ composto da almeno 6 portate, comprensive di una scelta tra due antipasti, due primi, un secondo con contorno e almeno due dolci fatti in casa.
Dopo la consueta abbuffata natalizia, per 1 italiano su 2 arriva il momento di fare i conti con il cibo avanzato. La soluzione? Trasformarli in nuove ricette originali e golose al tempo stesso: a guadagnarci è la salute ed il portafoglio.
Una volta smaltita l’euforia e finiti i pranzi dei tre giorni di festività, il 27 dicembre è tempo di fare i conti con gli avanzi del cibo che, ogni anno, per il 54% degli italiani si traduce in un vero e proprio incubo: tra primi piatti, affettati, carne e dolci, in media il cibo intoccato si stima sia pari a circa 2 kg per famiglia. Le pietanze maggiormente avanzate? Insalata russa (47%), seguiti da arrosti e abbacchio (49%), capitone e fritti di pesce (37%) e soprattutto i dolci: pandori con creme di mascarpone (56%), pastiere napoletane (42%), struffoli (36%) e cassate (29%).
Sull’importanza di non buttare questi piatti e di riutilizzarli sono concordi nutrizionisti (84%) e chef stellati (87%). Secondo il parere dei primi, congelare gli avanzi permette di mantenere inalterate le caratteristiche delle materie prime (78%) per essere consumati durante l’anno senza l’ansia da abbuffata a tutti i costi. I benefici? In primis il portafoglio, ottimizzando la spesa sostenuta (76%) e poi la salute (68%), grazie a ricette leggere e gustose in linea con i principi della dieta mediterranea.
Secondo i masterchef, il riutilizzo degli avanzi rappresenta una vera e propria arte, celebrata da libri e programmi tv. Un’occasione perfetta per sbizzarrirsi è il cenone di Capodanno (57%) che secondo gli esperti potrebbe essere sotto il segno del riciclo a tavola. I segreti per un perfetto menù preparato con gli avanzi? Non lasciarsi intimorire (53%): ogni piatto già pronto può trasformarsi in un’altra pietanza, basta armarsi di creatività e pazienza. Per poter rinvigorire i sapori può bastare riscaldarli oppure condirli con un po’ di olio a crudo (43%), oppure combinarli con altri ingredienti leggeri, come delle verdure, sulla base di quello che si trova in frigo al momento (38%). Con un arrosto, per esempio, è possibile fare delle polpette unendo della mollica di pane e del prezzemolo.
L'Opinionista® © 2008-2024 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network -
Notizie del giorno -
Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube