L’Imagina cafè di Venezia ospita la prima mostra personale fotografica ‘Fils Rouges’ di Rossella Trame dal 6 Maggio al 2 Giugno 2023
VENEZIA – Sabato 6 maggio alle 18.00 inaugura all’Imagina cafè di Venezia la mostra di fotografie ‘Fils Rouges’. Si tratta della prima personale di Rossella Tramet, avvocato atipico per sua stessa definizione, giunta alla fotografia in seguito allo studio della pittura all’Università Ca’ Foscari, che ha scelto per l’esposizione questo Cafè Wine Bar & Art Gallery giovane e informale ubicato ai piedi del Ponte dei Pugni, fra Campo S. Margherita e Campo S. Barnaba, nella vivacissima Zona universitaria cittadina.
Traslando il motto Ut pictura poesis che informava nel Rinascimento il paragone tra arte e letteratura, l’autrice vuol far apparire le sue foto come se fossero quadri di poesia muta.
Il titolo dell’esposizione rinvia alle due anime ed interpretazioni che ne sono all’origine: il filo conduttore dell’artista concepito come zona rossa emozionale resa in immagini con prevalente colore rosso, quello del curatore Nicolas Fiedler che ha valorizzato le opere di messa a fuoco di particolari del paesaggio che sembrano quasi pittura astratta.
Il denominatore comune e sullo sfondo resta Venezia, Città visibile nel primo caso, invisibile nel secondo, amata e generatrice di immaginazione. “In un’atmosfera in cui la bellezza impone le regole della percezione, l’autrice mette in scena i diversi scenari proiettati come strumento di annotazione mentale, con un occhio in connessione tra esistenzialismo e surrealismo. Fils Rouges è una manifestazione di sinergia visiva tra una donna e una città in cui elementi della stessa e dei siti esterni vengono trasformati in riflessi astratti di quanto la città ha sottilmente indotto. È una dichiarazione d’amore per Venezia ma al contempo un modo razionale e ludico di contemplare il mondo. “I Fils rouges, sono la connessione che ci guida da un’opera all’altra stimolando una riflessione sul nostro io interiore e sulla sua rappresentazione nel mondo esterno”.
Le immagini sono connotate da uno stile pittorico che conferisce importanza alla luce e ai colori, e dalla ricorrente presenza di linee ed elementi geometrici.
Si tratta di un virtuoso connubio tra foto e dipinto che suscita meraviglia, passando da un folto banco di pesci in canale a Venezia durante la pandemia come fossero gameti, a rosse tubazioni di una cantina del Valdobbiadene come si trattasse di arterie che irrorano di sangue il corpus urbis, da fili della luce paralleli con la luna al centro come in un pentagramma lunare, all’Emisferico di Calatrava che riflettendosi sull’acqua pare l’occhio della mente o l’origine del mondo, alla Courbet.
C’è nelle opere della Tramet la compresenza di rigore formale e mistero metafisico: le linee parallele, come i 4 elementi, simboleggiano la vita, il tempo, l’altrove, i fili del destino cui siamo tutti legati e sospesi, come nell’immagine di locandina della mostra.
“È anche una storia che riflette l’importanza di prendersi cura di ciò che è sacro, dentro e fuori – continua il curatore Nicolas Fiedler –rispettare sé stessi e il luogo a cui si appartiene”.
INFORMAZIONI:
L’esposizione è visitabile dal 6 maggio al 2 giugno gratuitamente, all’indirizzo di Dorsoduro, Rio Tera’ Canal, 3126: dal lunedì alla domenica dalle 7 alle 21, il sabato dalle 7 alle 23.
Dove si trova: arrivando da Piazzale Roma seguite le indicazioni per Accademia. Quando arrivate in Campo Santa Margherita attraversate in diagonale tutto il campo tenendo la sinistra. Vi troverete in Rio Terá Canal e sulla sinistra, prima del ponte, vedrete Imagina café.