Fino a stanotte sono stati mesi infernali. Come se dentro, nel mio ventre lievitasse un mostro, un brutto ricordo di una notte.
Sono stati mesi in cui la società, che dice di essere andata avanti, di comprendere gli altri, mi ha condannata al silenzio. Non i conoscenti o la gente del quartiere: ma i parenti, quelli che credevo fossero miei amici. Proprio loro, mi hanno guardato in questi mesi come una creatura scomoda, da evitare, Eppure nel mio ventre non c’è un mostro.
Ho fatto l’ecografia tre volte. C’è un essere che chiede ossigeno. Le convenzioni, i balletti della società, non finiranno mai. Viviamo mascherati, e ci siamo dimenticati delle vere facce che abbiamo.
La mia migliore amica, regolarmente sposata, madre di due figli, non mi telefona da quando ha saputo che sono rimasta incinta di uno sconosciuto. Certo, io lo so chi è stato a mettermi incinta. So nome, cognome e indirizzo. Ma non vado a cercarlo. Vivo col sue seme dentro, l’ho amato e lo amo.
Mi chiamano ragazza madre, perchè sono figlia di gente semplice. Non posso permettermi un parto in Svizzera o lontano dagli occhi della gente, i miei non non hanno i soldi per nascondermi, per conservare la mia dignità. Ma io vado per la strada con la pancia che si vede, e non ho paura di nessuno. Stanotte, per la prima volta, il mostro che ho dentro è diventato un angelo. Ho sentito un sussulto, qualcosa che mi sfiorava dentro le viscere, proprio sotto lo stomaco,
É lui. Lo so che è un maschio, da quando ho fatto la prima ecografia. Si è mosso, mi ha dato un segno di vita, ha dato la prima carezza a sua madre. E’ stato un soffio, ma ha avuto la forza di un terremoto, di un tornado. Mi ha fatto sentire donna consapevole, cresciuta di vent’anni in un sussulto.
Partorirò, farò respirare e cantare questa creatura che ho dentro. La sua voce somiglierà alla voce di quell’uomo che mi ha amata tutta una notte.
Questo figlio avrà un nome: Antonio, Luigi, Sebastiano… Ma io vorrei chiamarlo domani. Domani o rivincita. Rivincita o sfida. Sfida o amore. Amore mio o di tutti.