“Ma c’è un altro problema. Condividiamo la denuncia, oggi apparsa sul quotidiano Libero, del rischio di una corsia preferenziale per i ragazzi gay quando si tratterà di dare un appartamento a chi non ce l’ha. Sarebbe incostituzionale, perché i cittadini sono tutti uguali di fronte alla legge”, ha continuato Brandi. “Un conto è preoccuparsi e proteggere le vittime di violenza, di ogni credo, colore o sesso, un conto è decidere a chi destinare un immobile in base all’orientamento sessuale. Due cose ben diverse. Neanche è diventata legge la proposta su l’omotransfobia di Zan, che già si intravedono le discriminazioni che inizieranno a tamburo battente dal giorno dopo: tutti quelli che non sono gay e legati a lobby LGBT saranno penalizzati”.
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