Nuovo fotovoltaico in ambito agricolo, una scelta “green” per il paese

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fotovoltaicoROMA – Produzione agricola e fotovoltaico sono compatibili? Certamente sì. “Ed è un sistema da non sottovalutare se si pensa ai mutamenti climatici di questi anni, che stanno mettendo in luce la necessità di azioni volte a trovare soluzioni rapide ed efficaci per contrastarli”. Lo ha detto Roberta Papili, dell’Area Sviluppo sostenibile e Innovazione di Confagricoltura, intervenendo al convegno “Fonti rinnovabili e imprese agricole: un matrimonio possibile”, organizzato dal Coordinamento FREE nell’ambito di Ecomondo Digital – in cui è stato presentato il position paper “Nuovo fotovoltaico in ambito agricolo: una scelta green per il Paese e per il clima”, frutto del confronto tra Coordinamento FREE, in particolare di Italia Solare e Elettricità Futura, e Confagricoltura e CIA.

“Lo sviluppo di nuovo fotovoltaico in ambito agricolo è un progetto di assoluto interesse per la nostra Organizzazione e per le imprese che rappresenta – ha proseguito Papili – poiché si pone l’obiettivo di combinare la produzione di energia con le attività agricole. Occorre garantire massima diffusione degli impianti fotovoltaici su coperture di edifici e fabbricati rurali, ma pure una nuova spinta a soluzioni agrofotovoltaiche innovative nelle quali c’è forte interazione tra la produzione agricola e quella energetica anche attraverso uso di suoli agricoli. Con i dovuti accorgimenti, un nuovo sviluppo è possibile e vantaggioso, perché non sottrae suolo alle coltivazioni, anzi, consente alle imprese di diversificare ed integrare nuove produzioni”.

L’ulteriore sviluppo del fotovoltaico in agricoltura, inserito in un modello di Smart Farming o gestione agricola intelligente, secondo Confagricoltura permetterà alle aziende agricole di mantenere o migliorare la produttività e la sostenibilità delle produzioni, nonché la gestione del suolo. Potrà inoltre essere un’occasione di valorizzazione energetica dei terreni marginali o non idonei alla produzione agricola che, in assenza di specifici interventi, sono destinati al totale abbandono.

Confagricoltura, inoltre, sostiene e promuove lo sviluppo delle ‘Comunità per l’energia rinnovabile’ con aziende agricole che possono soddisfare non solo i propri fabbisogni energetici, ma mettersi anche al servizio di cittadini, imprese e amministrazioni comunali. L’obiettivo principale è fornire benefici ambientali, economici e sociali alla comunità e ai territori in cui le aziende agricole operano, tramite la cessione di energia rinnovabile a terzi.

Per contrastare i cambiamenti climatici e contribuire alla decarbonizzazione del settore energetico è necessario puntare con maggiore decisione alle energie rinnovabili e in particolare sulle agroenergie (fotovoltaico, biogas, biomasse e biometano). La legge UE sul Clima, attualmente in discussione, che punta a un innalzamento degli attuali target di riduzione delle emissioni al 2030 (dal -40% ad almeno il 55%/60% rispetto al 1990) per traguardare la neutralità carbonica al 2050, impone una revisione del nostro PNIEC (Piano nazionale per l’energia e clima) volta non solo ad allineare gli obiettivi nazionali sulle rinnovabili ai nuovi target UE, ma anche a integrare in misura maggiore la capacità di mitigazione del settore agricolo e forestale in termini di produzione di energie rinnovabili (elettrica, termica, biocarburanti) e di assorbimento di CO2).

Per tali motivi è indispensabile una programmazione coerente con la sfida climatica, occorrono politiche e misure dedicate al settore agricolo, capaci di coglierne le sue peculiarità e sostenerne adeguatamente lo sviluppo, anche nel settore delle agroenergie, in un contesto, quale è quello del Green deal europeo, che chiama gli agricoltori a un maggiore impegno sulla sostenibilità, anche come leva per la competitività.