Perché un uomo che scrive le sue canzoni è per tutti un cantautore, mentre una donna che scrive le sue canzoni per tutti è solo una cantante? Chi ha deciso che gli uomini si possono vestire solo di certi colori? Perché le femmine non possono giocare a calcio o intendersi di sport? Chi ha stabilito che c’è un femminismo giusto e uno sbagliato? Queste alcune delle tematiche che tratterà “Maschiacci – Per cosa lottano le donne oggi?” già disponibile su tutte le piattaforme di streaming e podcast, con l’obiettivo di capire, anche attraverso giochi e momenti di leggerezza, dove cade e perché esiste la linea di confine tra ciò che una femmina può e non può fare.
Per la prima puntata della serie Francesca ha voluto coinvolgere una delle giovani artiste più in vista del momento, rivelazione di film e serie tv di successo come “The Undoing – Le verità non dette”, prossima alla co-conduzione del Festival di Sanremo, ammirata anche per la decisa presa di posizione nei confronti di tematiche come il body shaming: l’attrice e musicista Matilda De Angelis. Recentemente un suo post senza filtri ha acceso la discussione in Rete, denunciando il fatto che le donne, soprattutto nel mondo dello spettacolo, siano costrette a coprire le proprie imperfezioni per essere all’altezza degli stereotipi culturali.
“Una mattina sono stata sul set per ore a coprire i brufoli – spiega Matilda – Ho pianto tanto e la cosa che mi dispiace è che a un certo punto, presa dallo sconforto, ho detto ad alta voce che sono troppo brutta per fare l’attrice. E invece avrei dovuto dire, al massimo, che non sono abbastanza brava. Mi sono spaventata di quello che stavo pensando e ho fatto questo post per ricordare a me stessa che questo non deve succedere”.
È questo l’episodio che ha colpito Francesca e che l’ha spinta a scegliere proprio Matilda per aprire questa nuova serie di podcast, la cui domanda centrale è “Per cosa lottano le donne?”: “Per andare contro gli schemi preposti riguardo al concetto di femminilità. Da piccola cercavo di nasconderla in ogni modo, rasandomi i capelli e vestendomi male! Mentre la società ci impone i suoi canoni solo per risultare piacevoli allo sguardo, per me è femminile la donna che ha dei contenuti”, racconta l’attrice. Tra quiz divertenti sul modello teen magazine e favole classiche riscritte in chiave moderna con l’obiettivo di scardinare gli stereotipi a cui fin da piccole siamo abituate, Matilda tratta un tema sempre più caldo, quello della disparità tra uomo e donna sul lavoro.
“Nel mondo del cinema, a parità di ruoli, le attrici prendono meno rispetto ai colleghi maschi. Ci sono più registi uomini che donne, quindi la narrazione e il linguaggio partono sempre da un punto di vista maschile”. Alla fine di ogni puntata, Francesca chiede alla propria ospite per cosa non vorrebbe più lottare: “In quanto donna ci sarebbero molte cose che non vorrei più dover fare – confessa Matilda – Non vorrei più dovermi battere per non pagare gli assorbenti e per non vedere su Instagram una ragazza riempita di insulti per i peli sotto le ascelle o per le imperfezioni non coperte dal trucco. Vorrei non dovessimo aderire per forza a canoni prestabiliti e non dovessimo più lottare per la discriminazione di genere”.
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