‘Free Cecilia Sala’, lo street artist Ozmo in azione a Parigi

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ROMA – Cecilia Sala seduta a terra in manette e con un cerotto sulla bocca. È l’opera realizzata con l’intelligenza artificiale che lo street artist italiano Ozmo ha lasciato su un muro nel centro di Parigi la notte scorsa per richiamare l’attenzione sulla giornalista arrestata in Iran e detenuta nel carcere di Evin. “Ho pensato questo intervento per sensibilizzare il pubblico francese e internazionale sulle violazioni dei diritti umani a cui Cecilia è sottoposta – spiega l’artista all’Ansa – La mia opera denuncia una realtà di prigionia, con l’immagine di una persona ammanettata, priva di voce, come simbolo della condizione di Cecilia e di tanti altri che si oppongono ai regimi autoritari. Non un’immagine consolatoria, ma un grido di denuncia”.

Nel testo in francese che accompagna il manifesto affisso davanti al Teatro La Colline, a poca distanza dal cimitero di Père-Lachaise, si spiega che l’intento “è portare alla luce una condizione grave e spesso ignorata”. “La figura di Cecilia Sala, raffigurata con le mani ammanettate e il cerotto sulla bocca, non vuole rappresentare una vittima, ma una presa di coscienza. Questo intervento vuole essere una richiesta di azione urgente per la sua liberazione e per il rispetto dei diritti umani, non solo in Iran, ma a livello globale”. Ozmo, nome con cui si firma l’artista Gionata Gesi, risiede e lavora da tempo a Parigi. Nella capitale francese così come in Italia e all’estero è stato protagonista di opere d’arte pubblica, mostre in strutture museali e gallerie private e incursioni di street art centrate sul dialogo e sull’inclusione e su tematiche politiche ed ecologiste legate all’attualità.