Musica

“Fulmicotone” è il nuovo brano di Riccardo Inge. L’intervista

Dal 2 ottobre è disponibile in rotazione radiofonica “Fulmicotone” (LaPOP), nuovo inedito di Riccardo Inge disponibile sulle piattaforme di streaming dal 25 settembre. Un amore estivo, forse qualcosa di più: “Fulmicotone” parla di una storia che non nasce, ma che attraverso il gioco di sguardi riesce a creare comunque qualcosa di esplosivo, tanto da parlare di sguardi ‘al fulmicotone’. Ancora oggi, infatti, nonostante una realtà fortemente “social” dove la comunicazione è alimentata soprattutto da messaggi e note vocali, il contatto visivo ha ancora la capacità di fare la differenza (nel bene e nel male) tra una conquista, una litigata, un rifiuto e una moltitudine di altri significati/sensi.

L’artista ci ha gentilmente concesso un’intervista.

Nei giorni scorsi è uscito il tuo nuovo inedito “Fulmicotone”. Comè nato e com’è composto questo brano?

‘Fulmicotone’ è una parola che usavo da piccolo durante le partite di calcio. Devo averla sentita durante una telecronaca. Un tiro al ‘fulmicotone’ era un tiro esplosivo, praticamente imparabile. E mi è sembrata l’espressione giusta da utilizzare per un gioco di sguardi tra due persone che si desiderano anche se non staranno insieme. Per colpa di lui, uno stron** che crede di avere un cuore. Il brano è stato composto un paio di anni fa, anche se ha assunto la sua forma attuale prima di entrare in studio. Ho scritto un nuovo chorus, cambiato tonalità, ma soprattutto è stata inserita una linea di basso sempre sul chorus che mi fa impazzire (così come nello special).

Alla luce di questo tuo lavoro, che importanza ha per te il contatto umano, malgrado viviamo in una società sempre più “virtuale”?

Penso che faccia ancora la differenza, nonostante non solo il “virtuale” sta prendendo il sopravvento, ma la pandemia ci ha costretto al distanziamento sociale, alle call e allo smart working. Tutti elementi che accentuano la perdita del contatto umano. Io credo, invece, che la comunicazione debba passare ancora da una componente visiva e fisica. Un po’ come se vedessi un concerto via streaming o di persona in un palazzetto o in uno stadio: non ha paragoni, anche se hai la miglior connessione possibile.

Di questo brano c’è anche un videoclip, come si caratterizza?

Come la canzone è una storia. Anzi, una giornata di una ragazza. Ho voluto rappresentare una serie di momenti quotidiani in cui la ragazza ascolta la canzone tramite le cuffiette che si mette al mattino. Acqua e sapone, gira in monopattino e fa poledance, vede le sue amiche e ha la passione per il canto. Cose semplici. Solo alla fine del video prima di andare a letto decide di rispondere a quel messaggio vocale ricevuto al mattino: potrebbe essere un nuovo inizio o la fine del loro rapporto.

Per te tante esperienze importanti nella tua carriera musicale, che cosa ti hanno lasciato e che stimolo ti danno per il prosieguo del tuo percorso artistico?

Se mi guardo indietro so di aver fatto tante cose, ma non mi accontento mai. Mi basta veramente poco per rinnovare i miei stimoli: un commento di un fan, una bella serata con la band su un bel palco, una nuova canzone che esce fuori inaspettata. Poche e semplici cose non scontate. Voglio fare ascoltare la mia musica a più persone possibili. Ci sto lavorando e ci sto mettendo tutto quello che ho. Sono certo che gran parte del mio pubblico è già là fuori ad aspettarmi, ma non sa ancora che esisto. E io devo trovarlo.

Testo Fulmicotone – Riccardo Inge

Ti sei accorta di me
Quasi per caso
Con i tuoi riccioli neri
I tuoi movimenti
Giochi di sguardi
Sguardi al fulmicotone

E la tua giovane età
Quella che mi fa sognare
Con la pioggia che scorre
Luci di lampi dalla finestra
Ho un temporale in testa

Ti volevo dire
Che sono stato uno stronzo
Con te
Una storia che non nasce
Ed è stata colpa mia

Ti sei accorta di me
Ed é già passato un anno
Che abbiamo stretto amicizia su Facebook
Ma allora é proprio vero quel che dice la gente
Il tempo passa in fretta
Come quando ero con te

Ti volevo dire
Che sono stato uno stronzo
Con te
Una storia che non nasce
Ed è stata colpa mia

Ti ho scritto una canzone
Per dirti che ci tengo
A te
E non so dimenticare
Tutti quegli sguardi
Al fulmicotone

Note vocali che girano
come se fossero tendenze al primo posto su YouTube
E la voglia di ridere
Per tutte quelle volte che rivedo un’altra te
E i pensieri che corrono
Chissà come sarebbe stata la mia vita insieme a te
Non ti scrivo più non mi scrivi più non ti scrivo più non mi scrivi più
Non ti fidi più di me

Ti volevo dire
Che sono stato uno stronzo
Con te
Una storia che non nasce
Ed è stata colpa mia

Ti ho scritto una canzone
Per dirti che ci tengo
A te
E non so dimenticare
Tutti quegli sguardi
Al fulmicotone

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Pubblicato da
Francesco Rapino

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