“Gadir”, il videoclip del violinista palermitano Francesco Incandela

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“Gadir”, il videoclip del violinista palermitano Francesco Incandela

Il brano che fotografa l’uomo e il suo rapporto con lo spazio precede l’uscita del nuovo album (“Flow Vol. 1”) in uscita il prossimo 28 novembre 2019

Oggi esce il videoclip di “Gadir” (Tip Off Records), il nuovo brano del violinista palermitano Francesco Incandela (ascolta su Spotify) che anticipa l’album “Flow Vol. 1”, in uscita il 28 novembre. Il videoclip, realizzato da Andrea Nocifora, fotografa l’uomo e il suo rapporto con lo spazio. Il desiderio di sentirci al sicuro ci porta a riempire e invadere tutto ciò che ci circonda, dove il ritmo frenetico non lascia il tempo di guardare oltre la routine, oltre i palazzi colorati. Oltre è la natura che esplode e si manifesta in tutta la sua forza e ci ricorda che non siamo i padroni del mondo.

“Gadir” è una conca d’acqua, un luogo protetto sulla costa nord-orientale di Pantelleria dove si sviluppa un piccolo villaggio sul mare. Nasce qui la prima cellula ritmica fatta da violini strappati come in una chitarra blues e pizzicati, che rimandano agli ostinati di una chitarra africana. Questa idea, che si ripete in loop, è l’impianto su cui si costruiscono melodie dal forte sapore mediterraneo, contrappunti e improvvisazioni, groove batteristici ossessivi. La musica ricorda il violino di Mark Feldman e rimanda ad atmosfere prog rock con accenni di psichedelia. Quando tutto sembra rilassarsi, il violino distorto alla Warren Ellis, dà il via ad una coda ricca di groove e di archi che si intrecciano creando un sound granitico, ma al tempo stesso dinamico e pieno di colore.

Il brano è estratto dall’album “Flow Vol.1”, in uscita il 28 novembre per Tip Off Records, nuova etichetta discografica palermitana. Così lo racconta Francesco Incandela: “Un violino al centro, non come protagonista di una scrittura virtuosistica ma come narratore e sviluppatore di storie sonore che si evolvono in modo sempre inaspettato ora traendo spunto da moduli ritmici, ora da intuizioni melodiche. Il suono diventa mezzo per costruire atmosfere e immagini scaturite dall’intuizione del violinista compositore, che sfrutta e vive in modo trasversale le attitudini del suo strumento, ponendo al centro del linguaggio la costruzione, senza mai perdere il gusto per l’improvvisazione. Minimalismo, loop, suoni mediterranei e sonorità filmiche con improvvise virate prog rock in cui è sempre il violino a cambiare pelle e a tirare la volata agli strumenti che lo sostengono.”

Note biografiche

Francesco Incandela (violins, electric tenor guitar,synth) è stato affiancato da Luca La Russa (bass); Vincenzo Lo Franco (drums). Il brano è stato registrato da Angelo Di Mino e missato da Valerio Mina al Blackstar Recording Studio, e masterizzato da Alessandro “Gengi” Di Guglielmo all’Elettroformati.

Francesco Incandela nato a Palermo classe ’83, nel 2006 si diploma in violino al Conservatorio di Musica “V. Bellini” di Palermo e nel 2009 consegue la laurea specialistica di II° livello in “Discipline Musicali” indirizzo Interpretativo/compositivo presso il Conservatorio di Musica “S.Cecilia” di Roma.

Musicista sempre in bilico tra cultura classica, musica pop e improvvisazione, in ambito classico suona per vari enti e con diverse orchestre e formazioni come il “Festival Mediterranea” di Gozo (Malta), l’Orchestra da Camera “Gli Armonici” diretta da Umberto Bruno, gli “Amici della Musica” di Palermo, Termini Imerese (PA), Pescara, Sulmona, Campobasso, Trapani, l’Orchestra Giovanile “L.Cherubini” diretta da Riccardo Muti, il Teatro Petruzzelli di Bari, il Teatro Comunale di Piacenza, Palazzo dei Congressi di Lugano, Palacio de Congresos e Exposicións de Galicia di Santiago de Compostela, Musikverein di Vienna, “Italian American Festival 2004” di Duluth (Minnesota),Taormina Fest ed altri.

In qualità di violinista, arrangiatore e compositore, è fondatore di diverse formazioni come Cordepazze, con cui riceve nel 2007 il Premio “Fabrizio De Andrè” di Roma, nel 2008 è ospite in qualità di violinista/compositore sul palco del Teatro Ariston di Sanremo per il “Premio Tenco” e nelle edizioni 2009 e 2014 riceve il Premio della Critica al “Musicultura Festival”di Macerata. Con le Cordepazze pubblica come artista/produttore il disco d’esordio “I Re Quieti (2008)” pubblicato da “Monnalisa s.r.l. e il secondo disco “l’Arte della Fuga (2013). Nel 2009 il “Tributo a Fabrizio De Andrè” registrato negli studi di Radio Uno Rai insieme a Morgan, Mauro Pagani e Massimo Bubola prodotto da Rai Trade.Lo String Sharper Quartet, quartetto d’archi atipico volto alla rilettura di brani pop rock in chiave cameristica e alla scrittura di composizioni originali vicine al minimalismo. “BLENDING (2013)” è il disco d’esordio pubblicato da Fitzcarraldo Records, grazie al quale viene inserito nella classifica “Top Jazz” della prestigiosa rivista “MusicaJazz” per la categoria “Miglior nuovo talento”.

Gli Hysterical Sublime, band fondata insieme al violoncellista e cantante Angelo Di Mino con il quale nel 2014 registra alle Officine Meccaniche (Milano) di Mauro Pagani sotto la produzione artistica di Marco Trentacoste (Le Vibrazioni, Bluvertigo, Delta V, Deasonika), il primo EP “COLOUR”.

Nel 2016 partecipa come violinista/compositore ad “Animaphix” International Animated Film Festival, sonorizzando Soviet Toys di Dziga Vertov (1924)

Nel 2017 partecipa ad “Anassimandro” Festival di Musicofilosofia interpretando “Koan”, brano per violino solo di James Tenney.

Negli anni collabora sia in studio che dal vivo con artisti del panorama italiano come, Dimartino, Simona Norato, Alessio Bondì, Fabrizio Cammarata, Angelo Sicurella, Pippo Pollina, Orchestra In/Stabile Dis/Accordo, Cesare Basile, Morgan, Mauro Pagani.

È docente di violino e Direttore Artistico presso il CAM (Centro Artistico Musicale) di Bagheria (Pa).