«Abbiamo creato una linea completa per l’aperitivo», spiega il fondatore della distilleria trevigiana, Roberto Castagner, che oggi porta avanti l’azienda insieme ai figli Silvia, Giulia e Giovanni e al nipote Carlo. La rinnovata attenzione al mondo della miscelazione risponde ad un’esigenza del mercato in primis, ma è anche il frutto di un attento lavoro di Carlo Castagner che in questi anni ha seguito meticolosamente e con passione tutto il processo di infusione secondo le regole della scuola erboristica e di produzione di gin, bitter e vermouth e che oggi è diventato un esperto preparato anche in queste nuove merceologie.
«Abbiamo voluto connotare queste nuove creazioni – continua Roberto Castagner – di un forte legame con il nostro dna – l’uva – e il nostro territorio: nel Bitter, infatti, è infuso il radicchio di Treviso Igp; nel Vermouth alcune botaniche sono infuse nel Glera, il vitigno del Prosecco, come omaggio alle nostre Colline di Conegliano Valdobbiadene Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO; Gin Vitae rappresenta, invece, un tributo al nostro legame con l’uva: è, infatti, ottenuto da una ricetta esclusiva a base di ginepro, foglie di vite e altre 9 botaniche infuse e poi distillate nei nostri alambicchi.
La scelta di Castagner di puntare sul segmento dell’aperitivo non è casuale, ma è frutto di un progetto di ampliamento che dal focus sul fine pasto con grappe e amari, passa ad una visione allargata con il presidio di nuovi momenti di consumo strategici.
Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Federvini e TradeLab, infatti, l’aperitivo è uno dei segmenti con le migliori prospettive di sviluppo futuro. Il rito italiano per eccellenza è in netta in crescita con 14 milioni di italiani che ne fanno occasione di consumo fuori casa, per un giro d’affari complessivo di 4,5 miliardi di euro.
Dal 1996 il mastro distillatore ha saputo innovare la grappa che da prodotto iconico della tradizione è diventato un distillato moderno e dal profilo internazionale affrontando i nuovi cambiamenti con fiducia e visione per il futuro. «Il nostro obiettivo 2024/2027 – conclude Roberto Castagner – è di trasformare la nostra distilleria, che storicamente è sempre stata dedita alla produzione di grappa di qualità, a punto di riferimento per la produzione di spirits e altre bevande spiritose della tradizione italiana come bitter e vermouth. Il minimo comune denominatore, per la grappa come per le nostre nuove creazioni, è l’applicazione dei nostri standard qualitativi: tutti i nostri prodotti hanno un forte legame con il territorio, sono fatti “a regola d’arte”, nei nostri impianti, secondo il nostro stile e le nostre ricette. Per affrontare le nuove sfide che si affacciano sul mercato investiamo continuamente in ricerca e innovazione in modo da acquisire nuove competenze e raggiungere il livello di know how stabilito con la grappa. Vogliamo trasferire anche negli altri prodotti il nostro stile identitario, come abbiamo fatto con il distillato italiano per eccellenza, innovandolo, affinché l’esperienza del consumatore risulti coerente in termini di qualità e di messaggio. Realizziamo i nostri distillati con orgoglio, credendo nell’italianità come valore imprescindibile del nostro stile».
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