Gareth Pugh: Ode provocatoria a una leadership femminile, autoritaria e tirannica
Una donna imperiosa e potente. È questa la visione che Gareth Pugh mette in scena sulle passerelle Londinesi per il prossimo autunno-inverno; una rappresentazione austera ed estrema che celebra l’ambizione femminile, il potere e la forza delle donne.
Completi dai tagli sartoriali austeri, spalle imponenti stile anni ’80, acconciature alla Blade Runner, maschere costrittive sul volto. Una farragine di simboli e riferimenti che afferma il gusto teatrale e provocatorio dello stilista.
Marie-Agnès Gillot, prima ballerina dell’Opera di Parigi, troneggia come Gran Maestro a officiare un rito che esprime gli stereotipi di una leadership femminile autoritaria, tirannica e assertiva.
La silhouette è molto segnata, asciutta, elegantissima e costruita con l’attenzione che si riserva ad una linea sartoriale. I tailleur sono immacolati al pari dei tubini che tuttavia non rinunciano alle architetture ardite tanto care allo stilista.
Tailleur davvero magnifici, che alternano cammello, principe di Galles e blu elettrico bersagliato di stelle.
Tagli femminili e maschili mixati in maniera perfetta, linee semplici e sofisticate, valigette ammanettate ai polsi. Con un occhio verso l’intensità elettrica e la grandezza iconografica, Pugh esplora ciò che egli descrive come i codici visivi sinistri del power dressing.
“Il mio lavoro è sempre stato orientato verso la leadership femminile, è sempre stato sui modelli di ruolo, in particolare quelli che in qualche modo giocano con le nostre fantasie collettive”.
Gareth Pugh. Giochi di Potere.
Credits: © Courtesy of Karla Otto PR