BRUXELLES – Riunione dei Rappresentanti dei 27, ieri, sul pacchetto energia e, in particolare, sul price cap al gas. La presidenza ceca, finora, ha messo sul tavolo tre proposte di compromesso rispetto alla proposta iniziale della Commissione, portando il tetto da 275 euro a megawattore a 220 e accorciando, da 15 a 5 giorni, il tempo necessario come condizione perché scatti il meccanismo. La riunione si è aperta tuttavia all’insegna delle divisioni: dodici Stati membri inclusa l’Italia, a quanto si apprende, hanno chiesto alla presidenza ceca di apportare alcuni emendamenti.
Sono tre gli aspetti sottolineati dai dodici Stati membri: il campo di applicazione del regolamento (di cui si chiede un ampliamento); il meccanismo di attivazione; e i livelli di 220 e 35 euro (quest’ultimo è il differenziale con gli indici di riferimento degli altri mercati globali) che secondo i dodici dovrebbero essere ridotti significativamente perché ancora eccessivamente elevati. Sul meccanismo di attivazione le dodici capitali ritengono che il tetto dovrebbe scattare non dopo 5 giorni consecutivi in cui il prezzo supera il cap fissato ma dopo uno solo.