PADOVA – La scorsa settimana, in concomitanza con i rientri dalle ferie estive e in attuazione del dispositivo operativo per il contrasto alla contraffazione e all’abusivismo commerciale, il Comando Provinciale di Padova ha intensificato i servizi di controllo economico del territorio per la prevenzione e la repressione dei traffici illeciti lungo la principale rete viaria regionale.
Un’appropriata analisi del contesto esterno – sviluppata anche sulla scorta delle linee guida fornite dal Comando Regionale Veneto, avuto riguardo alle peculiarità economiche del territorio di riferimento – ha consentito ai Finanzieri delle Compagnie di Padova ed Este di predisporre una serie di mirati posti di controllo, pianificando interventi presso i caselli autostradali presenti nella provincia e le relative arterie di collegamento ed eseguendo, nell’immediatezza, i successivi riscontri nei luoghi di destino della merce in transito.
Nel corso di quattro distinti interventi presso esercizi commerciali appena riforniti sono stati sequestrati, ancor prima di essere immessi sul mercato, quasi 2 milioni di prodotti contraffatti o non conformi agli standard di sicurezza previsti dalla normativa europea e nazionale, come di seguito indicato:
Al ricorrere dei presupposti, i responsabili sono stati denunciati a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi ovvero segnalati alle rispettive Camere di Commercio per le violazioni in capo ai produttori e distributori dei suddetti beni.
La Guardia di Finanza svolge un ruolo di primo piano nel contrasto alla contraffazione di marchi e brevetti, all’immissione in commercio di prodotti non sicuri e alla falsa indicazione dell’origine e della provenienza delle merci. Tali fenomenologie illecite provocano danni, oltre che ai titolari dei diritti, anche al funzionamento delle ordinarie dinamiche del mercato dei beni e servizi. Nel breve periodo, infatti, si riducono le vendite degli operatori economici onesti, diminuiscono i guadagni e si contraggono i livelli di occupazione, mentre, nel lungo termine, il rischio per le imprese è la perdita di appetibilità dei prodotti commercializzati, causata dalla concorrenza sleale.
L'Opinionista® © 2008-2024 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network -
Notizie del giorno -
Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube