ROMA – E’ uscita ieri, 3 giugno, la colonna sonora di “Filippo Brunelleschi – nella divina proporzione”, edite da Ala Bianca. La video opera teatrale di Giancarlo Cauteruccio, su drammaturgia di Giancarlo Di Giovine, vanta le musiche originali scritte ed arrangiate da Gianni Maroccolo, storico componente di Litfiba, CSI e collettivo artistico Deproducers. L’anteprima dell’opera è avvenuta il 25 aprile 2021 su Rai5, ed è ora disponibile in streaming su RaiPlay.
“Filippo Brunelleschi – nella divina proporzione” è uno spettacolo di Giancarlo Cauteruccio che nasce nell’anno delle celebrazioni dei 600 anni dalla fondazione della Cupola di Santa Maria del Fiore in Firenze. La drammaturgia di Giancarlo Di Giovine, autore e collaboratore di Rai Storia, consente al celeberrimo architetto, interpretato da Roberto Visconti, di raccontare in prima persona la sua vita e la sua opera. Brunelleschi si muove così sul palco, immerso in una attualissima e spettacolare scenografia digitale in video mapping realizzata da Massimo Bevilacqua.
Le musiche originali di “Filippo Brunelleschi – nella divina proporzione” sono opera di Gianni Maroccolo, noto musicista, artista e produttore. Maroccolo si è già cimentato nella composizione di musica per film e teatro, co-firmando le colonne sonore di “Tutta colpa di Giuda” (2009), a regia Davide Ferrario, vincitore David di Donatello per miglior regia; “Italy in a day”, a regia di Gabriele Salvatores; “Escoriandoli” (1996), a regia Antonio Rezza e Flavia Mastrella e L’Isola dell’angelo caduto (2012) a regia Carlo Lucarelli, anteprima alla Festa del Cinema di Roma.
Gianni Maroccolo scrive: “Era il 1982 quando Giancarlo Cauteruccio, regista e creatore di Krypton, si presentò nella storica cantina di via De Bardi per proporre a dei giovanissimi Litfiba la colonna sonora del suo nuovo spettacolo multimediale: l’Eneide. Una rivisitazione sperimentale e post moderna dell’opera di Virgilio. Lo spettacolo ebbe enorme successo sia in Italia che all’estero così come anche il disco contenente la colonna sonora pubblicato dai Litfiba l’anno seguente. Da quella esperienza per me indimenticabile nacque una profonda amicizia tra me e Cauteruccio, che ci ha visto nel tempo collaborare tante altre volte insieme. Fu lui che mi permise di scoprire il teatro di avanguardia, la multidisciplinarietà tra le arti, l’amore per la sperimentazione e la ricerca, l’importanza della “performance”. Sonorizzare questo suo ultimo progetto è stata una bellissima esperienza oltre che un privilegio. Un’opera che narra poeticamente una delle figure più importanti della storia in un contesto spettacolare pregno di suggestioni e di modernità”.