Dal 21 maggio è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming “Fratelli” (BIT Records), brano di debutto di Gioia. “Fratelli”, primo singolo di Gioia, è un brano dalle sonorità allegre e spensierate scandite dagli accordi di un ukulele in netto contrasto con i pensieri profondamente nostalgici per il rapporto che univa da bambini l’autrice e il fratello. La vita, da adulti, si fa più complicata e contribuisce all’allontanamento tra i due, ma questa canzone si fa portavoce di una promessa importante: non perdersi mai veramente, perché uniti da quel sentimento silenzioso, da quel legame invisibile.
Gioia ci ha gentilmente concesso un’intervista.
“Fratelli” è il tuo singolo d’esordio, di che cosa si tratta?
Questa canzone è nata mentre strimpellavo l’ukulele. Parla di me e mio fratello, di quanto da piccoli ci siamo divertiti con cose semplici e quanto lui, essendo più grande, mi abbia influenzata. Ad esempio, lui è milanista e mi parlava sempre di Van Basten e poi insieme ascoltavamo gli 883. Tutti personaggi che cito nella canzone perchè mi fanno pensare a quel periodo delle nostre vite dove tutto era più semplice.
Cosa vuoi trasmettere con questo brano?
Il significato si può estendere a tutti. La vita da adulti e il tran tran quotidiano non devono farci allontanare e non devono farci perdere lo spirito che avevamo da bambini. Infatti, nella canzone faccio anche riferimento a L’isola che non c’è di Bennato.
Come vivi questo tuo debutto discografico?
Sono semplicemente felice di poter condividere le mie canzoni col mondo e di poter assecondare la mia passione. Il debutto in un settore del genere è indubbiamente “movimentato” , è tutto nuovo per me. Ed essendo io una persona molto ansiosa devo ringraziare tantissimo Max Buonomo della Vadema Music, il mio agente, che è un ottimo consigliere e una persona rassicurante quando vado nel panico!
Come ti sei avvicinata al mondo della musica?
Ho sempre scritto cose, inventato melodie.. fin da bambina. Dopo un po’ di tempo, avvicinandomi a chitarra e ukulele, ho iniziato a dare vita a un po’ di canzoni che mi cantavo da sola nella mia camera. Poi ho pubblicato qualcosina sui miei social. Infine, da qualche mese ho conosciuto Max e da lì sono nate le collaborazioni con BitRecords e Stefano Di Meglio come producer.
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