“Non mi stupisce, le proposte politiche del Movimento Cinque Stelle e quelle del Pd sono affini su tutte le questioni centrali della nostra epoca: l’immigrazione, i rapporti con l’Islam e quelli con l’Europa. E poi le problematiche etiche, la famiglia, la difesa della vita e molto altro. Su tutto questo solo il centrodestra offre una vera alternativa. Sulla carta, in un sistema tripolare, siamo una potenziale maggioranza”.
Ma non è così, ora: “Dobbiamo organizzarci, perché questa non sia solo una suggestione, ma sia una proposta politica concreta. La nostra sfida sarà di unirci attorno al concetto di sovranità, nel quale si condensa tutto quello che milioni di persone si attendono dalla politica”.
E la contrapposizione destra-sinistra? “Siamo oltre questo, viviamo un’era post-ideologica, in cui le antiche categorie della politica vanno strette alle persone. Questo è il tempo della contrapposizione tra l’alto e il basso, tra il piccolo e il grande, tra il diritto dei molti e l’interesse dei pochi. E io voglio stare in basso, dalla parte del piccolo. Vengo accusata di essere populista, questo non mi dispiace: sono fiera di stare dalla parte del popolo e voglio che si sappia. La mia è un’opzione politica sovranista e identitaria, perché la politica deve difendere la democrazia, la possibilità di scegliere, deve dare una risposta ai problemi delle persone che rappresenta, difendendo l’economia reale, l’identità, la preferenza nazionale, che è la priorità nell’accesso ai servizi per gli italiani”.
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