Dalla Coach Marina Osnaghi il decalogo per aumentare la produttività ed il proprio benessere
Si celebra oggi la Giornata della Lentezza. Una giornata per rompere i frenetici schemi della vita moderna e trovare uno spazio da dedicare a se stessi.
Inseriti in un contesto di competizione quotidiana, dinamismo esasperato e continue sollecitazione che si accavallano l’un l’altra, la routine quotidiana spesso induce sentimenti di precarietà e incertezza.
Con conseguente ansia, stress e senso di disagio. Gli esperti di tutto il mondo suggeriscono invece di rallentare e prendersi del tempo per tornare con serenità e massima efficacia al lavoro. Per celebrarne i benefici è stata addirittura creata la Giornata della Lentezza.
“Trovare un momento da vivere con lentezza, è fondamentale per orientarsi verso gli obiettivi della giornata e capire quali azioni intraprendere in futuro – spiega Marina Osnaghi, prima Master Certified Coach in Italia – Mediante la lentezza possiamo esplorare quello che ci succede qui e ora, incentivando il cervello a capire cosa sta accadendo, a focalizzare le forze con maggiore efficacia e a costruire piani di azione logici che portino soluzioni concrete.
Sono solo 5 minuti di lentezza, ma sono decisivi per il resto della giornata. La velocità che contraddistingue la routine quotidiana ci porta a raggiungere molti risultati. Nello stesso tempo rende inconsapevolmente approssimativi e di conseguenza non completamente soddisfatti.
Una tesi confermata anche da studi scientifici internazionali:
Un’indagine pubblicata sul New York Times dimostra come basti rallentare e modulare il proprio respiro per sentirsi meglio. Chris Streeter, professore di neurologia alla Boston University, ha infatti scoperto che bastano pochi minuti di meditazione per diminuire significativamente i sintomi depressivi e aumentare i livelli di acido gamma-aminobutirrico, un ormone con effetto calmante.
Le aziende se ne stanno accorgendo, soprattutto quelle oltreoceano. sul Times Peter Bacevice, professore alla University of Michigan, racconta il proprio lavoro presso le più importanti aziende americane per aiutare le aziende a ripensare il lavoro dei propri impiegati. Dando loro più flessibilità e risorse per variare la routine, possono prendere autonomamente scelte su come portare avanti il proprio lavoro con efficacia e libertà.
Sul Boston Globe è stato riportato uno studio di Dan Lovallo, professore presso l’Università di Sydney e ricercatore di ricerca presso la University of California Berkeley. Lovallo ha indagato sulle performance di leader aziendali e imprenditori sotto stress. Dal suo studio è emerso che ogni imprenditore che ha portato avanti la propria routine quotidiana pensando lentamente e strategicamente, senza forzare i tempi, ha ottenuto un successo maggiore. Superando i pregiudizi nati dall’operatività frenetica, che utilizza ragionamenti associativi anziché logici, questi imprenditori sono riusciti a superare gli schemi fissi della mente, riuscendo a prevedere l’esito del proprio lavoro.
Il decalogo di Marina Osnaghi:
- FASE 1: PONDERAZIONE
CONCEDERSI IL TEMPO DI PONDERARE
FARE L’INVENTARIO DELLA PROPRIA SITUAZIONE
STILARE L’ELENCO DEGLI ELEMENTI A FAVORE E DI QUELLI A SFAVORE
SINTETIZZARE LA SITUAZIONE
SCEGLIERE UN OBIETTIVO
STABILIRE IL PIANO D’AZIONE
- FASE 2: PIANO D’AZIONE
CO-WORKING: CAPIRE COME FARSI AIUTARE DAGLI ALTRI
VALUTARE LE RISORSE A DISPOSIZIONE
PRENDERE L’INIZIATIVA
VALUTARE I RISULTATI PER CAPIRE SE CAMBIARE DIREZIONE