Si celebra oggi, 5 giugno, la Giornata Mondiale dell’Ambiente che quest’anno è incentrata sulla lotta all’inquinamento dei mari
Come ogni anno oggi, 5 giugno, si celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente. Una ricorrenza proclamata per la prima volta dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1972 e giunta pertanto alla sua quarantaseiesima edizione. Ognuna di queste ha avuto un tema particolarmente urgente in onore dell’Ambiente. Nel 1974 era “Solo una Terra”, l’anno scorso “Connettere le persone alla natura”.
Quest’anno riguarda, invece, l’inquinamento dei mari e degli oceani, messi sempre più a dura prova dalla plastica ed è racchiuso nello slogan “Combattere l’inquinamento causato dalla plastica. Se non puoi usarla nuovamente, rifiutala, riciclala” (traduzione di “Beat plastic pollution. If you can’t reuse it, refuse it“). L’obiettivo è quello di sensibilizzare i governi, le industrie, le comunità di tutto il mondo e i singoli individui a trovare la migliore soluzione possibile, attraverso lo sviluppo di materiali più sostenibili per l’ambiente, per ridurre la produzione di plastica monouso, responsabile di una forma grave di inquinamento.
Inquinamento dei mari, i dati allarmanti
I dati resi noti dal programma per l’Ambiente dell’Onu (UNEP) sono più che allarmanti. Si dice che ogni anno vengano usati 500 miliardi di buste di plastica, e 8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici finiscano per inquinare gli oceani e devastare intere specie marine. Senza tralasciare che ogni minuto, nel mondo, vengono acquistate 1 milione di bottiglie di plastica e solo una piccolissima parte viene riciclata. Il problema è più vicino a noi di quanto immaginiamo. Recenti indagini condotte da Legambiente con ‘Goletta Verde’ hanno evidenziato che “il 96% dei rifiuti galleggianti nei nostri mari è in plastica: buste (16,2%), teli (9,6%), reti e lenze (3,6%), frammenti di polistirolo (3,1%), bottiglie (2,5%). Inoltre dalle analisi eseguite su 611 tartarughe nel Mediterraneo, nell’ambito del progetto europeo INDICIT, è emerso che il 53% degli esemplari presentava plastica ingerita.
La mission di ognuno di noi nella lotta all’inquinamento
In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente viene solitamente scelto un Paese ospitante. Quest’anno è toccato all’India, tra quelli più all’avanguardia in tema di di lotta alla plastica. Sono però tanti anche gli eventi organizzati in ogni altra parte del mondo. E il messaggio di fondo è sempre e solo: che ciascuno di noi può e ha il dovere di contribuire a combattere l’inquinamento degli oceani, cominciando a limitare l’uso della plastica monouso. Non occorrono grandi “imprese” ma sono sufficienti piccoli e costanti gesti di vita quotidiana come fare a meno di piatti e posate usa e getta, cannucce, cotton fioc. La lotta all’inquinamento può partire proprio da qui, da casa nostra.