E prosegue: “Un ruolo fondamentale per il supporto alle persone con malattia psichica continua a essere svolto dalle famiglie, di frequente gravate di una gestione difficile dal punto di vista economico e relazionale. Diventa quindi importante il ruolo delle istituzioni, affinché nessuno venga lasciato solo e sia permesso a tutti di accedere all’assistenza più adeguata su tutto il territorio nazionale. Un’attenzione particolare deve essere destinata alla scuola e agli altri spazi educativi e relazionali, che vanno incoraggiati e sostenuti per creare reti e forme di integrazione tra le persone”.
Per il capo dello Stato, quindi, “la salute mentale è un diritto che deve essere garantito a tutti, tutelando e sostenendo coloro che non possono auto-rappresentarsi. L’Italia da tempo si colloca in una posizione di avanguardia nell’approccio al tema e costituisce un punto di riferimento nel contesto internazionale. Per questo è importante continuare a sostenere gli investimenti in programmi di salute mentale. Venire meno a questo impegno costituirebbe un arretramento culturale e civile che, proprio in questo momento, il nostro Paese non si può permettere”.
Mattarella dunque conclude: “L’impegno delle istituzioni e della società civile deve essere quello di tutelare la dignità di ogni individuo, sostenendolo anche e soprattutto nelle condizioni di fragilità. Dobbiamo stare al fianco di chi lotta contro la sofferenza psichica, affinché sia garantita a tutti una vita all’insegna dell’inclusione e del superamento di pregiudizi e discriminazioni”.
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