Giornata Mondiale della Zanzara, i dati sulla trasmissione del virus Sars-CoV-2

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MILANO – Il 20 agosto si è celebrata la Giornata Mondiale della Zanzara – il World Mosquito Day – l’appuntamento dedicato alla sensibilizzazione sul tema della lotta alle zanzare e alle malattie trasmesse da questi infestanti. Esattamente 123 anni fa, il 20 agosto 1897, il medico britannico Ronald Ross, premio Nobel per la medicina nel 1902 proprio per questa importante scoperta, trovò il collegamento fra le zanzare e la trasmissione della malaria, malattia febbrile provocata da un plasmodio parassita, ancora oggi non del tutto debellata.

Con il passare degli anni, le zanzare continuano ad essere il vettore principale di diffusione di altri virus e patologie oltre la malaria, come la febbre dengue, il virus del Nilo Occidentale, il virus Zika, la Chikungunya e la febbre gialla. Non stupisce quindi che nell’anno della pandemia di COVID-19 si sia diffusa la paura del contagio del virus Sars-CoV-2 attraverso questo insetto.

Secondo i dati dell’Osservatorio Rentokil, nel periodo da aprile a luglio 2020 c’è stato un incremento di visite del 40% sul sito Rentokil.it sulle pagine dedicate alla zanzara rispetto allo stesso periodo del 2019. L’aumento delle ricerche per ottenere informazioni sulla zanzara e sui metodi per prevenirne le infestazioni è in continuità con il trend registrato già lo scorso anno (+17% del 2019 vs 2018), anche se quest’anno è stato anche probabilmente alimentato dal timore che le punture potessero trasmettere il virus del COVID-19.

“Nonostante questo insetto possa essere vettore di molte malattie e virus, i risultati preliminari di un recente studio italiano, condotto dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, escludono la cosiddetta competenza vettoriale della zanzara, ossia la capacità di trasmettere il patogeno tramite la sua puntura, e questo vale sia per la zanzara tigre (Aedes albopictus) sia per la zanzara comune (Culex pipiens)” – commenta Ester Papa, Technical Manager di Rentokil Initial Italia. “La ricerca ha mostrato che il virus, una volta penetrato all’interno della zanzara mediante un pasto di sangue infetto, non è in grado di replicarsi e di superare la barriera intestinale dell’insetto. Non può quindi raggiungere le ghiandole salivari ed essere successivamente inoculato dalla zanzara all’uomo attraverso una puntura”.

Se quindi è possibile archiviare la preoccupazione di contrarre il Covid-19, è invece importante cercare di evitare di essere punti dalle zanzare e da altri insetti specie durante il periodo estivo, che possono sempre causare problemi alla nostra salute. Per ridurre il rischio di essere punti, è bene seguire alcuni accorgimenti e consigli che possono prevenire fastidi e problemi. Se vengono avvistate zanzare (o si sente il ronzio), è meglio indossare abiti di colore chiaro che coprano braccia e gambe, avere cura di chiudere le finestre o utilizzare le zanzariere per evitarne l’ingresso in casa. Inoltre, è necessario verificare la presenza di acqua ed altre fonti di umidità in casa o in giardino: gli ambienti umidi e la presenza di acque stagnanti rappresentano infatti l’ambiente ideale per la proliferazione delle zanzare. Attenzione anche, ad esempio, a grondaie, contenitori dei rifiuti e contenitori di scolo dei condizionatori, luoghi ideali per la deposizione delle uova.

Il primo passo è quindi quello di effettuare sempre il controllo e il monitoraggio dei propri ambienti, ma è importante affidarsi, in caso di necessità, a professionisti in grado di gestire la proliferazione di questi insetti in modo adeguato e sicuro.