ROMA – “L’uso indiscriminato e l’abbandono di tonnellate di rifiuti plastici non biodegradabili nei mari e negli oceani costituiscono una grave minaccia e un pericolo per l’habitat marino ricco di biodiversità e fondamentale per la vita dell’uomo”. Lo dichiara Vincenzo Giovine, Vice Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi e coordinatore della Commissione Ambiente CNG, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente 2018 che si celebra il 5 giugno di ogni anno, a partire dal 1972, anno della proclamazione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il tema scelto per quest’anno dall’ONU è la ‘Lotta alla plastica monouso’.
“L’inquinamento e la diffusione delle microplastiche sono problematiche che devono essere affrontate su scala mondiale sia con azioni di sensibilizzazione verso i governi e le popolazioni – spiega il Vice Presidente CNG – sia, a livello pratico, con l’incentivazione delle attività di recupero e di riciclo dei materiali plastici”.
Per il coordinatore della Commissione Ambiente CNG, oltre al tema della riduzione dell’inquinamento della plastica, che costituisce un’emergenza mondiale di estrema attualità, permangono tantissime altre criticità ambientali irrisolte. A livello prettamente ambientale, possiamo citare la necessità del recupero delle aree dismesse come opportunità per uno sviluppo sostenibile, per la tutela della salute e la rigenerazione del territorio con conseguente riduzione del problema legato al consumo di suolo.
Di fondamentale importanza, inoltre, risulta la tutela della risorsa idrica superficiale e sotterranea per un uso consapevole, razionale, programmato e duraturo nel tempo. Se il riciclo è un’operazione indispensabile di salvaguardia dell’ambiente, altrettanto può esserlo, l’incentivazione con adeguato controllo e monitoraggio delle risorse naturali per la produzione di energia, come ad esempio la geotermia.
“Per raggiungere l’auspicato obiettivo di salvaguardare il pianeta e l’ambiente in cui viviamo, – conclude Giovine – è necessario formare e diffondere una cultura ambientale sia a livello scolastico per le nuove generazioni sia a livello tecnico normativo come sostegno per la politica nel suo compito di formulare ed emanare leggi più attente agli aspetti preventivi purtroppo sempre richiamati, ma mai applicati con la dovuta decisione. Come Consiglio Nazionale, dobbiamo rilevare che occorre fare di più sui temi ambientali poiché coinvolgono direttamente la vita delle persone. I segnali positivi degli ultimi tempi devono trovare maggiore spazio nell’agenda politica per avviare, con maggiore convinzione, programmi e azioni di mitigazione dei rischi naturali a tutela dell’ambiente e dei cittadini”.