Giornata Mondiale dell’Ambiente: il Mims in prima linea per uno sviluppo sostenibile

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Ambiente inquinamento mari giornata riflettereIl Ministro Giovannini: “La sostenibilità è il paradigma a cui tutti dobbiamo tendere per prevenire shock futuri e per aumentare la resilienza del Paese”

ROMA – Ricorre oggi la Giornata Mondiale dell’Ambiente, che si celebra dal 5 giugno del 1974. Un momento importante per riflettere sul ripristino degli ecosistemi, il tema di quest’anno. Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) è in prima linea con il suo impegno per uno sviluppo che migliori la qualità della vita delle persone e la competitività delle imprese nel rispetto dell’ambiente. “Questa visione permea ogni decisione del Mims”, spiega il Ministro Enrico Giovannini, che tra i suoi primi atti ha voluto il cambiamento del nome del Ministero, che non si chiama più ‘delle Infrastrutture e dei Trasporti’ ma, appunto ‘delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili’.

“La sostenibilità è il paradigma a cui tutti dobbiamo tendere per prevenire shock futuri e per aumentare la resilienza del Paese . ha aggiunto il Ministro Giovannini – Per conseguire uno sviluppo sostenibile è necessario modificare anche il modo in cui le infrastrutture vengono realizzate e i sistemi di trasporto disegnati. In questa prospettiva puntiamo alla realizzazione di città più vivibili, all’inclusione sociale, a trasporti locali più rispondenti alle esigenze dei pendolari, al miglioramento dell’utilizzo e della gestione degli spazi contro il consumo di suolo. Con i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ci muoviamo convintamente in questa direzione”.

La cura del ferro per agevolare lo shift modale, prevista nel Pnrr, produrrà un risparmio di emissioni di CO2 stimato in 2,3 milioni di tonnellate l’anno. Ingenti investimenti saranno effettuati per il rinnovo del parco autobus con l’acquisto di 3.200 mezzi elettrici/idrogeno per le aree urbane e di 2.000 mezzi a metano per il trasporto extraurbano. Sarà potenziata la sperimentazione dell’idrogeno per le ferrovie non elettrificate con l’acquisto di 50 treni a idrogeno nel Sud e in Val Camonica. Per sviluppare la cosiddetta ‘mobilità dolce’ verranno realizzati 1.800 chilometri di piste ciclabili urbane e turistiche. Anche il trasporto marittimo contribuirà a migliorare l’ambiente e a ridurre l’inquinamento delle città. La realizzazione delle banchine elettriche nei porti (cold ironing) permetterà la sosta delle navi a motore spento azzerando così le emissioni inquinanti.