“Il Papa ha più volte parlato di quella cultura dello scarto che si fa largo nel nostro mondo, quella mentalità che respinge i più deboli e i più fragili: bisogna investire per arginare queste derive, perché il rispetto dell’individuo e l’inclusione del più debole possa vincere sugli egosimi – prosegue la deputata azzurra – E nella costruzione di questa nuova cultura, una cultura di accoglienza del dono della vita, il ruolo dello Stato deve essere da protagonista, indirizzando le istituzioni tutte verso questo obiettivo. Naturalmente non bastano le parole, ma servono progetti e risorse: c’è un tessuto associazionistico che supporta e lavora a fianco delle persone con sindrome di Down e delle loro famiglie – conclude Simona Vietina – che rappresenta un grande patrimonio da valorizzare”.
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