Giulia Malaspina parla di “Estate”, reinterpretazione del brano di Martino

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“Stavo finendo l’ultimo anno al Berklee College of Music di Boston e ho deciso di fare un esperimento lavorando su un concetto di arrangiamento che utilizzasse tecniche moderne e mischiasse vari generi musicali tra cui jazz, neo-soul e musica latina”

È uscito in digitale “Estate”, reinterpretazione in chiave jazz della cantautrice milanese Giulia Malaspina dello storico brano di Bruno Martino. Il singolo anticipa l’album omonimo (etichetta discografica M&P Jazz) uscito il 29 gennaio: un disco composto da arrangiamenti jazz, con una forte colorazione latina e brasiliana, di alcune delle canzoni più iconiche della musica italiana d’autore di Bruno Martino, Sergio Endrigo (“Io che amo solo te”), Paolo Conte (“Onda su onda”), F. Migliacci e B. Defilippi (“Tintarella di luna”), Gino Paoli (“Questa lunga storia d’amore”), Paolo Conte (“Azzurro”), Luigi Tenco (“Mi sono innamorata di te”). Online il videoclip della live session.

Giulia Malaspina ci ha gentilmente concesso un’intervista.

È uscito “Estate”, di che cosa si tratta?

Questo brano nasce in un estate del 2014, quando frequentavo l’ultimo anno del Berklee College of Music di Boston. Stavo lavorando ad un arrangiamento cercando di mischiare diverse tecniche di ri-armonizzazione e composizione moderne. Una notte ho registrato insieme ai miei compagni di corso quel videoclip e si è trasformato subito in un successo in quanto ho vinto il Made In Jazz in New York. Successivamente, una volta tornata in Italia, ho deciso di lavorare su brani italiani con le stesse tecniche di arrangiamento. Da qui nasce l’album “Estate”.

Il singolo dà il titolo al nuovo album in uscita il 29 gennaio, ci puoi dare qualche anticipazione?

Questo album nasce dallo stesso concetto del singolo Estate. Ho voluto selezionare alcune tra le mie canzoni della tradizione italiana preferita e sperimentare ogni singola componente della musica ad eccezione di melodie e testi ai quali sono rimasta fedelissima.

Online è disponibile il videoclip, com’è impostato?

Si tratta di un live-recording video. Ho affittato quello studio per qualche ora una notte di maggio 2014 e inisieme ai miei compagni di corso abbiamo registrato e filmato l’arrangiamento.

Hai iniziato a fare musica giovanissima, come ti sei avvicinata a questo mondo?

Quando avevo 17 anni ho visto un concerto di Diana Krall con l’orchestra all’Umbria Jazz ed è subito nato un amore. Ho subito pensato:” Quello è quello che voglio fare nella mia vita. Da li ho iniziato a studiare pianoforte e voce jazz e dopo aver vinto una borsa di studio per frequentare la scuola dei miei sogni, il Berklee College of music di Boston il mio viaggio è iniziato. Dopo essermi laureata mi sono trasferita a New York dove ho iniziato a lavorare come musicista e artista emergente. In quegli anni ho imparato tante cose e sono stati fondamentali per la mia crescita artistica e professionale.