Il “presidio per la legalità” si è svolto stamani. Vi hanno partecipato, oltre a Colletti, Massimo Enrico Baroni, Pino Cabras, Emanuela Corda, Jessica Costanzo, Francesco Forciniti, Paolo Giuliodori, Alvise Maniero, Paolo Nicolò Romano, Francesco Sapia, Arianna Spessotto, Rosa Alba Testamento, Raffaele Trano, Andrea Vallascas e Leda Volpi.
“La prescrizione processuale voluta dal Governo Draghi – sottolinea Colletti – manderà al macero circa 150mila procedimenti penali. Imputati per mafia, stupro e associazione terroristica non rischieranno più nulla. Si eliminerà la riforma del 2019 che ci vedeva allineati agli altri Paesi civili per peggiorare la legislazione vigente, così come fece la famigerata legge Cirielli, concepita per eliminare i processi di Berlusconi”.
“Per i reati puniti fino a sei anni di reclusione – prosegue il parlamentare abruzzese – non solo non si andrà più in carcere, ma non si rischierà nemmeno una condanna. Infatti, tutti gli imputati potranno chiedere la sospensione del processo con la messa alla prova. Inoltre, il Parlamento, con legge ordinaria, deciderà quali reati avranno la priorità. Il che significa dire addio alla obbligatorietà dell’azione penale. Si pensi, ad esempio, a tutti quei politici indagati o condannati per reati contro la pubblica amministrazione: quali reati decideranno di dover perseguire? Noi – conclude Colletti – ci battiamo per una giustizia equa ed efficiente”.
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