Gonzalo Caravano dei Neri Per Caso parla del loro nuovo album, NPC 2.0

“NPC 2.0” è il titolo del nuovo progetto discografico uscito il 22 gennaio su etichetta ELIOS Registrazioni Audiovisive e distribuzione Sony Music

Un titolo dalla duplice accezione: 2.0 nel significato di upgrade, nuova release, di un presente diverso, un’altra versione e dimensione dei Neri Per Caso, e 20 – gli anni di carriera dalla vittoria del Festival di Sanremo con il brano “Le ragazze”.

Il gruppo torna in studio di registrazione mettendo in “voce” un compendio delle esperienze vissute attraverso una raccolta di 15 brani, due inediti e una selezione di cover che appartengono da sempre al repertorio live e che, insieme a noti brani della musica latina, attinge da alcuni dei più grandi esponenti della musica internazionale – i Beatles, Sting, Michael Jackson, George Gershwin, con un omaggio a Pino Daniele, insieme a Norah Jones e all’attualissima Sia. Valorizzate dagli arrangiamenti e le armonizzazioni a cappella, queste reinterpretazioni identificano lo stile e l’identità del gruppo unico nel suo genere.

Prodotto da Elios Registrazioni Audiovisive, il disco è accompagnato da un progetto grafico ricco di immagini che fotografa e racconta momenti ed emozioni.

Ad anticipare l’uscita del disco, il singolo “Make Love (sempre con te)”, con le musiche di Matteo Saggese e Joe Cang e testo di Peppe Servillo e con videoclip scritto e diretto dall’attore Nicola Nocella.

Noi de L’Opinionista abbiamo incontrato un componente della celebre band di Salerno, vale a dire Gonzalo Caravano.

Ciao Gonzalo, ben trovato, parliamo del vostro nuovo disco, nel quale si celebrano nientemeno che i vostri vent’anni di carriera e Le ragazze che vi ascoltavano allora, ormai sono diventate donne, me compresa!

“Esatto, come passa il tempo (ride di gusto)! Diciamo che in questo disco abbiamo riproposto la stessa formula de Le ragazze, con tutte cover dei nostri brani tra le quali abbiamo inserito due inediti (Make Love – sempre con te – e Lune per noi . n.d.r): ed uno di questi è Lune per noi, scritto da Massimo de Divitiis e da Mario Mercede…”.

Come è nata l’idea di questo disco, con canzoni, come è tipico del vostro stile, eseguite rigorosamente ed esclusivamente a cappella?

“Abbiamo pensato di incidere, raccogliendoli in un solo disco, tutti quei pezzi che eseguiamo solitamente quando ci esibiamo dal vivo…”.

Come sempre, il vostro strumento principale è la voce…

“Sì, come sempre è così: è il modo che ci è consueto e familiare…”.

Quali sono i vostri progetti per il futuro prossimo?

“Sicuramente molti live e molti concerti: vi terremo aggiornati!”.

Siamo in chiusura, Gonzalo, lascia un messaggio ai nostri lettori….

“Lascio un abbraccio a tutti gli amici de L’Opinionista!”.

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Pubblicato da
Ilaria Grasso

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