Big G sta cercando, cioè, di bilanciare le crescenti richieste dei consumatori attenti alla privacy con le esigenze finanziarie di sviluppatori e inserzionisti. “Siamo alla ricerca di modi per collaborare con gli sviluppatori per alzare il livello di privacy consentendo al contempo un ecosistema di app supportato dalla pubblicità”, ha affermato un portavoce di Google, come riporta la testata economica.
Nelle settimane scorse è esplosa la polemica tra Apple e Facebook. L’azienda di Cupertino, in un prossimo aggiornamento software per iPhone e iPad, aggiungerà infatti una nuova funzionalità chiamata ‘App Tracking Transparency’ che consente agli utenti di scegliere se le app possono raccogliere dati su di loro attraverso altre app e siti web. La mossa ha scosso l’industria della pubblicità digitale, in primis Facebook che si è lamentata per la funzione che limiterà la capacità di offrire annunci personalizzati e generare entrate. Nei giorni scorsi, il Ceo di Apple Tim Cook, durante una conferenza a Bruxelles, ha colto l’occasione per condannare proprio questo modello di business.
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