Governo, Bobo Craxi: “Conte ottuso con Renzi”

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ROMA – “Premesso che parliamo di una situazione politica e storica molto diversa, durante la presidenza del Consiglio di Bettino Craxi il conflitto era tra i due partiti maggiori, Psi e Dc. E si trattava di una lotta per l’egemonia sul governo. A me sembra che oggi, al di la’ dei personalismi, c’è un’area minoritaria del centrosinistra”, Italia Viva, che “vuole garanzie sulla gestione della fase piu’ complicata e drammatica del nostro Paese dal dopoguerra ad oggi. E non concedere nulla, né condividere nulla, non è certo una prova di forza e di autorevolezza, ma semmai di ottusità”.

Bobo Craxi dice la sua all’Adnkronos sulla crisi del governo Conte. Il figlio del leader socialista accusa il premier Giuseppe Conte di ottusità politica e lo invita ad ascoltare le richieste di Matteo Renzi.

Cosa avrebbe fatto Bettino Craxi al posto di Conte se si fosse trovato nella stessa situazione? “Mio padre – replica Bobo – innanzitutto non sarebbe stato ambiguo sull’Europa, né sul sistema di alleanze internazionali, poi non si sarebbe tenuto in tasca la delega sui Servizi Segreti (e infatti la assegnò subito) e avrebbe chiamato nel suo Gabinetto le personalita’ politiche più eminenti (cosa che infatti fece) mentre all’interno del governo avrebbe messo gli esperti più importanti nei settori strategici, quali l’economia e oggi la sanità”.

Non solo, ci tiene ad aggiungere Bobo Craxi: “Si sarebbe tenuto ben lontano dai decreti presidenziali e dai discorsi alla Nazione alle 23.30 di sera per parlare dei colori della Regioni”.