ROMA – “Voto a favore della laconica risoluzione di maggioranza solo per rispetto di quelle categorie che stanno portando avanti il lavoro negli ospedali, di tutti i volontari e di tutti coloro che non lavorano a causa della pandemia e che comunque cercano di tenere botta in un momento drammatico per il nostro Paese e per il mondo intero”. Lo ha detto in Aula, a titolo personale, il deputato abruzzese Andrea Colletti, sottolineando che “è da folli innescare una crisi in piena pandemia”.
“In pochi, tra ministri e sottosegretari – ha aggiunto – si salvano nella compagine governativa: uno è lei presidente Conte, un altro è il ministro Di Maio, che anche ho criticato spesso, sempre come capo del Movimento 5 stelle, e pochi altri ancora. Ma la mancanza di qualità della compagine governativa va a detrimento dell’azione di Governo. Un esempio è il Recovery Plan: da avvocato le dico che la parte relativa alla giustizia può essere tranquillamente cestinata, perché porta avanti idee vecchie, trite e ritrite, della burocrazia ministeriale, che hanno già fallito”.
“Se questo Governo dovrà continuare a sopravvivere, fallirà anch’esso in pochi mesi, perché la crisi non è solo colpa di Renzi, ma anche della crisi e della spinta ideale del Movimento 5 Stelle che ormai purtroppo non c’è più e che spero venga recuperata. E una delle tante fortune sue, presidente, e di questo Governo – ha proseguito Colletti – è l’impresentabilità e l’impalpabilità culturale di questa opposizione”.
“Questo Governo – ha affermato poi il deputato a lavori conclusi – potrà andare avanti se troverà una spinta, se sarà in grado di promuovere quella rivoluzione culturale che era negli ideali primari del Movimento 5 Stelle, oggi andati completamente persi. Mi auguro che questo possa accadere e che la mia non sia solo una flebile speranza”.