Governo, Renzi: “Siamo gli unici disponibili a lasciare le poltrone”

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ROMA – “Siamo gli unici disponibili a lasciare le poltrone. Se le nostre idee servono, ci siamo. Se le nostre idee non servono, tenetevi anche le poltrone”. Così Matteo Renzi nell’e-news sulla richieste di ‘poltrone’ da Iv. “Le veline del Palazzo riempiono i giornali di totoministri. Chiacchiere buone solo per far passare il messaggio che si risolve tutto con un rimpastone. Noi invece abbiamo messo nero su bianco i contenuti: spese sanitarie, alta velocità, vaccini, scuola, cultura, posti di lavoro”.

“Magari avessimo un problema personale: noi abbiamo un problema politico con Conte”, scrive ancora l’ex premier nell’e-news. “Sul Recovery, sul Mes, sull’intelligence, sulla scuola, sull’alta velocità, sul garantismo, sul ruolo internazionale dell’Italia e sulla presenza nel Mediterraneo, sul rapporto con gli Stati Uniti, sul lavoro e il reddito di cittadinanza, sulla crescita, sullo stile istituzionale ho argomentato idee diverse. Non è un fatto personale, si chiama politica. E ho messo nero su bianco le nostre riflessioni per evitare che fossero sostituite dalla “narrazione” dei portavoce”.

L’altro giorno invece, intervistato dal Tg5 alla domanda se questo sia il momento giusto per aprire una crisi, il leader di Italia Viva ha risposto: “Questo è il momento per dare risposte concrete ai cittadini su vaccini, economia e scuola. Nei palazzi romani si smetta di chiacchierare e si diano più soldi per la sanità con il Mes. L’Europa ci da un sacco di soldi, li vogliamo spendere bene?”. E ancora: “A palazzo Chigi c’è un presidente del consiglio alla volta e si chiama Conte. Draghi è una persona straordinaria per questo Paese, e devo dire che ha dato suggerimenti molto giusti”. Draghi, ha continuato l’ex premier, “ha detto fate debito, ma fate debito buono per i giovani, per il futuro”. Invece “qui abbiamo messo piu’ soldi per il cashback in un anno che non per i giovani e l’occupazione nei prossimi sei anni. Siamo di fronte a un piano, quello del Recovery, che pensa più al presente che al futuro. Speriamo che lo cambino seguendo i suggerimenti di Draghi”.