Presentato alla Fiera elettronica e tecnologie innovative di Milano consentirà di monitorare in remoto la madre e il feto nel periodo finale della gravidanza e in gravidanze a rischio
MILANO – “Progetto Cicogna”, tecnologia innovativa al servizio di una gravidanza serena, recentemente presentato al Technology Hub 2018, è un progetto finanziato dalla Regione Lombardia, basato su tecnologie indossabili e sulla trasmissione di dati relativi ai movimenti fetali per il monitoraggio remoto della madre e del feto nel periodo finale della gravidanza e in gravidanze a rischio.
Una fascia in materiale anallergico con sensori incorporati, facile da indossare sotto il normale abbigliamento quotidiano, e un’unità di trasmissione dei dati che si applica sulla fascia, sulla parte superiore della pancia, sono gli elementi costitutivi di questa nuova tecnologia che permette di monitorare costantemente la madre e il feto con vantaggi reciproci. “Cicogna” consente un percorso più sereno per la madre, che sa di essere regolarmente monitorata anche se distante dalla struttura sanitaria e dai suoi medici di fiducia, e permette di ottimizzare i costi e velocizzare le modalità di intervento in caso di necessità da parte della struttura sanitaria.
Rileva inoltre i movimenti del feto, unitamente ad altri parametri, e li trasmette utilizzando la tecnologia Bluetooth Low Energy, sicura e ampiamente utilizzata per l’invio di dati da dispositivi medici indossabili. È volto all’identificazione precoce, quando possibile, di natimortalità con conseguente riduzione di questi episodi negativi.
Anche la madre ha a disposizione parte di questa tecnologia tramite un’app non medicale che permette di capire se la fascia è indossata correttamente, se necessita di ricarica o di controllo.
L’utilizzo di “Progetto Cicogna” è inoltre in grado di apportare mutui benefici alle madri e alle strutture sanitarie che lo vorranno mettere a disposizione delle proprie gestanti.
Con “Progetto Cicogna” le strutture sanitarie saranno in grado di ottimizzare l’uso delle risorse e contenerne i costi; attivare le risorse sanitarie solo in caso di reale necessità (visite in ambulatorio o a domicilio, ricovero per parto o interventi preventivi) grazie ad un costante controllo remoto; intervenire tempestivamente in caso di problemi alla madre o al feto; identificare precocemente, quando possibile, il rischio di natimortalità con conseguente riduzione di questi episodi negativi; raccogliere e utilizzare i dati sui movimenti fetali per la ricerca volta alla riduzione degli eventi negativi nel periodo finale della gravidanza e in gravidanze a rischio.
Le gestanti che decideranno di servirsi di “Progetto Cicogna” godranno di un maggior senso di tranquillità grazie al monitoraggio remoto costante; percepiranno anche un’elevata qualità del servizio sanitario ricevuto; saranno sicure di ricevere assistenza tempestiva in caso di necessità anche qualora la madre viva lontano dalla struttura sanitaria; godranno di una notevole riduzione dei disagi dovuti ai continui spostamenti nel periodo finale della gravidanza o in gravidanze a rischio; vedranno una netta riduzione dei casi di natimortalità, episodi che possono creare situazioni difficili e di disagio nella gestante e nella sua famiglia.
Dopo una prima fase di valutazione il progetto entra nei prossimi mesi in una fase sperimentale caratterizzata da prove e valutazioni del prototipo in ambito ambulatoriale con l’assistenza di specialisti tecnici al fine di raggiungere la validazione tecnica. Nella seconda metà del 2019 si prevede l’immissione del prodotto sul mercato.
Ulteriori informazioni sul progetto dal seguente link: www.cicogna.life/press