“Una delle prime condizioni di felicità è che il legame tra l’uomo e la natura non si rompa”: con queste parole Tolstoj esprimeva un concetto quanto mai attuale. Espresso Communication ha condotto per conto di KONE – multinazionale leader globale nel settore degli ascensori e delle scale mobili – una serie di ricerche sulle principali testate internazionali del settore dalle quali risulta che la sensibilità verso il cambiamento climatico e la sostenibilità ambientale è in forte crescita. Da un primo approfondimento eseguito dalla rivista statunitense The Atlantic emerge che la cura della Terra passa dalle azioni dei propri abitanti in ogni campo e settore, sia personale sia professionale. In particolar modo, nell’edilizia sta prendendo sempre più corpo una vera e propria “green building mania”. Come riportato da Precedence Research, a livello globale il mercato degli edifici sostenibili supererà quota 500 miliardi di euro entro la fine dell’anno corrente. Ma non è tutto perché, entro i prossimi 10 anni, le entrate raddoppieranno fino a quota mille miliardi (+143% sul 2024), con una crescita media annuale composta superiore al 9%. Per quanto riguarda l’Europa il mercato ha chiuso il 2023 con ricavi vicini a quota 200 miliardi e si prevede un incremento di quasi 300 miliardi entro il 2033 con un CAGR del 10%.
Secondo Ilaria Beretta, Coordinatrice dell’Alta Scuola per l’Ambiente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’edificio sostenibile del futuro “deve avere tutta una serie di caratteristiche che lo rendano da una parte efficiente nell’uso delle risorse naturali e dall’altra poco impattante dal punto di vista delle emissioni ambientali. Quindi, un edificio per essere sostenibile deve consumare poca energia e poca acqua, essere progettato secondo i principi dell’economi circolare, utilizzare fonti rinnovabili e di conseguenza ridurre al minimo le emissioni nocive. Questa tipologia di strutture sarà sempre più importante perché il settore residenziale, a livello europeo, complessivamente è responsabile per il 20% delle emissioni totali di gas serra”. Restando sulla stessa lunghezza d’onda, quali sono i trend che caratterizzeranno maggiormente il settore in vista dei prossimi anni?
Tra gli elementi distintivi dell’edilizia sostenibile Nature individua gli smart elevator di ultima generazione, capaci di migliorare la gestione del People Flow®, ovvero il flusso di persone all’interno e tra gli edifici. Ulteriori spunti sul tema arrivano da KONE e nello specifico da Giovanni Lorino, AD di KONE Italy & Iberica: “Il cambiamento climatico è un dato di fatto. Dobbiamo cercare di limitarne le conseguenze, trasformando gli edifici in cui viviamo e lavoriamo in elementi intelligenti all’interno delle nostre città. KONE si impegna a ridurre i consumi energetici e abbattere le emissioni di CO2 garantendo la neutralità di carbonio degli ascensori KONE MonoSpace DX. Abbiamo intrapreso diverse azioni per progettare ascensori best-in-class dal punto di vista della classificazione energetica, collaborare con partner che condividono i nostri stessi valori, impiegare il 100% di elettricità rinnovabile in tutte le unità produttive e ottimizzare i processi logistici. In Italia di recente abbiamo superato il traguardo dei mille ascensori carbon neutral e puntiamo ad ottenere il medesimo risultato in Spagna e Portogallo. Per dare un’ulteriore spinta, abbiamo inoltre avviato una collaborazione con Etifor, azienda di consulenza ambientale e spin-off dell’Università di Padova, per supportare diversi progetti di riforestazione in Italia, grazie all’iniziativa WOWnature. Desideriamo infatti contribuire attivamente alla lotta contro la crisi climatica globale e la perdita della biodiversità, sostenendo interventi di gestione forestale e la crescita di nuovi terreni boschivi”.
Fanno seguito alle parole di Giovanni Lorino ulteriori indicazioni in merito alle principali tendenze che caratterizzeranno i green building in vista del futuro. Tra le più sorprendenti, come emerge dall’approfondimento di Green Building Design Magazine, non poteva mancare il “resilient design”, una modalità di progettazione che punta a rendere gli edifici più durevoli e adattabili alle mutevoli condizioni climatiche. Ciò include l’uso di materiali resistenti alle inondazioni e l’impiego di sistemi di energia rinnovabile che possono funzionare in modo indipendente durante le interruzioni della rete. Per ultimo, ma non meno importante, ecco la “genuine connection” descritta da Nature: sempre più uffici, per accrescere il benessere dei propri dipendenti, creano spazi verdi che favoriscono l’interazione e, soprattutto, la disconnessione da device e strumenti tecnologici di ogni tipologia.
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