I profitti a breve termine, afferma l’attivista svedese, non possono avere la priorità sulla salute delle persone: i governi non devono più adottare soluzioni climatiche neo-colonialiste o prive di efficacia reale
STOCCOLMA ‒ “Ieri io e altri tre attivisti del movimento svedese Fridays for Future ci siamo uniti agli attivisti locali Sami per una manifestazione a Gàllok. Qui, nei territori indigeni, una compagnia mineraria britannica vuole costruire una miniera. Sarebbe un disastro per il clima e per l’ambiente”. L’attivista Greta Thunberg lancia un appello al governo svedese: è necessario bloccare la costruzione di una miniera di ferro nel nord della Svezia che metterebbe in pericolo la sopravvivenza dei Sami, popolo che vive sparso in varie zone dei paesi scandinavi allevando renne, e che già in passato ha condotto numerose battaglie per preservare l’ambiente naturale che lo ospita.
“Le comunità Sami colpite hanno detto no a questa miniera, con chiarezza e ripetutamente. Ora attendiamo la decisione del governo svedese, se permetterà che ciò accada o no. I profitti a breve termine di un’azienda mineraria non possono avere la priorità sulla cultura e i diritti della popolazione Sami, così come sul clima, la biodiversità e l’aria ed acqua pulite”.
“Non importa ciò che i potenti sostengano ‒ conclude Greta ‒ questa miniera non fa parte di una “transizione green”. Il tempo delle “soluzioni” climatiche false e neo-colonialiste è finito. Il governo svedese deve porre fine alla colonizzazione della Lapponia e allo sfruttamento delle persone e della natura”.