Guerra (Oms): “Siamo nella fase in cui l’apertura può e deve essere strutturata”

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ROMA – “Siamo nella fase in cui l’apertura può e deve essere strutturata. Se però sia opportuno aprire una settimana prima di Natale oppure consolidare un piano di riapertura che metta in sicurezza anche ciò che avviene prima e dopo la frequenza scolastica, lo deve decidere la politica. Ma la forte raccomandazione è non rischiare in questo momento per una riapertura che è esclusivamente simbolica. Con i simboli non si controlla un’epidemia”. Interviene così, durante la trasmissione “Agorà” su Rai 3, il vicedirettore aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Ranieri Guerra. “La nostra raccomandazione – ha aggiunto – è stata sempre quella di ricorrere alla chiusura delle scuole come ultima spiaggia, nel momento in cui non si riesce ad arrestare l’ondata epidemica”.

Intanto con un’ordinanza depositata oggi la III Sezione del Consiglio di Stato ha respinto l’appello cautelare contro l’ordinanza n. 6569/2020 del TAR Lazio, proposto da alcuni genitori, per la sospensione dei decreti ministeriali che contengono prescrizioni per il contenimento del contagio Covid (ricorso alla didattica a distanza; disciplina delle modalità di accesso e uscita da scuola, uscite a orari scaglionati; obbligo di rimanere a casa in presenza di temperatura oltre i 37,5°; obbligo di mascherina etc.). Ad avviso dei giudici amministrativi, “la fase di attuale recrudescenza della diffusione epidemiologica depone oggettivamente in senso opposto rispetto a quanto prospettato dagli appellanti, e verosimilmente il contenimento del contagio entro una certa soglia è causalmente da ricollegare proprio alle misure di prevenzione adottate, ivi comprese quelle applicate in ambito scolastico”.