“È l’arte suprema dell’insegnante, risvegliare la gioia della creatività e della conoscenza” recita una celebre frase di Albert Einstein, indicando il ruolo prevalente dei docenti nella crescita educativa dei ragazzi. Monito che andrebbe nuovamente condiviso in occasione della Giornata mondiale degli insegnanti, iniziativa lanciata nel 1994 dall’UNESCO e che si celebra come ogni anno il 5 ottobre per sottolineare il ruolo di una professione così delicata e di grande responsabilità, spesso non adeguatamente valorizzata. Scenario negativo accentuato dall’emergenza sanitaria che quest’anno ha causato uno sconvolgimento dell’intero sistema scolastico: soltanto in Italia, secondo i dati ISTAT, sono oltre 60mila le cattedre rimaste vuote. Ma il ruolo del docente non è per niente facile ed è per questo che gli esperti consigliano alcune raccomandazioni come promuovere un metodo di approccio alla realtà che vada oltre il semplice studio, stabilire un dialogo con i propri alunni, dimostrarsi empatici e pazienti, e svolgere il proprio lavoro con entusiasmo.
“Le scuole, anche quelle materne o gli asili nido, devono avere un progetto didattico lontano dal mero accudimento, volto a condurre ogni alunno nella sua individualità, nel suo percorso di crescita e di sviluppo delle competenze cognitive, emotive, relazionali, linguistiche e motorie – ha spiegato Eva Balducchi, co-fondatrice del Baby e Junior College di Monza e Seregno – Questo processo è reso possibile dai docenti che attraverso la quotidianità e la routine accompagnano i loro studenti al raggiungimento degli obiettivi di crescita consoni alle fasi evolutive per età. Andrebbero maggiormente sensibilizzate le famiglie sull’importanza di mantenere vivo il contatto con la scuola, in questo particolare ed estremamente delicato momento storico. Nonostante anche la didattica a distanza si sia rivelata utile per superare questa fase di emergenza, la presenza fisica del docente in aula e il rapporto empatico che si crea con gli alunni hanno risvolti maggiori dal punto di vista delle emozioni e dei risultati che si possono raggiungere”.
L’importanza di svolgere al meglio il ruolo di insegnante per favorire il processo di crescita educativa dello studente è un pensiero condiviso anche da una ricerca pubblicata su Psychology Today secondo cui l’attenta guida di un educatore nei primi anni di scuola aiuta il 75% dei bambini a migliorare le capacità di analisi critica. E ancora, gli insegnanti ricoprono un ruolo fondamentale nello sviluppo economico di un Paese: secondo una ricerca pubblicata sul New York Times, infatti, quando gli studenti vengono spinti a essere creativi e produttivi dimostrano di avere maggiori probabilità di essere imprenditoriali e compiere progressi tecnologici. Ma non è tutto, perché un’indagine britannica pubblicata sul portale Telegraph ha evidenziato come quasi l’80% degli studenti abbia ammesso di considerare i propri insegnanti dei modelli di vita capaci di aiutarli a inseguire i propri sogni.
“L’istruzione contribuisce a creare un mondo più sicuro, sostenibile e interdipendente. Per questo è giusto celebrare gli insegnanti, grandi protagonisti di questa giornata mondiale, e il ruolo fondamentale che svolgono nella quotidianità di una scuola, soprattutto in questo periodo di grande emergenza – ha spiegato Mariarosa Porro, pedagogista presso il Baby College di Monza – Ma essere un buon docente non risulta essere sempre un compito facile per tutti. Bisognerebbe seguire alcuni accorgimenti come non limitarsi alla trasmissione del sapere fine a se stesso, ma lasciare impresso nella mente dello studente un metodo di approccio che vada oltre lo studio, e non dimenticare di insegnare l’empatia ricordando l’esistenza del cortocircuito emozionale, concetto teorizzato dalla filosofa e psicologa Daniela Lucangeli per indicare situazioni di difficoltà emotiva che rendono difficile l’apprendimento. Ogni volta che un bambino apprende qualcosa sperimenta emozioni che si tracciano nella memoria autobiografica di sé e traccia, oltre al ricordo dell’errore, l’emozione con cui apprende”.
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