Trasgressivi, eccentrici ed esplosivi. Ecco la top 10 de L’Opinionista con le migliori canzoni di una delle band più influenti di sempre
Lui, Axl Rose, è forse il più stravagante, eccessivo ed improbabile frontman mai visto nella storia della musica occidentale. Noto per il suo carattere esuberante, per le risse sul palco, per le frecciate taglienti – che lo hanno reso controverso e discusso – nonché per la rivalità che visse con lo stesso Kurt Cobain, Axl Rose incarna lo stereotipo della rockstar: capelli lunghi, voce graffiante e folle di adolescenti adoranti.
Riuscire ad immaginare i Guns’N Roses senza di lui sarebbe a dir poco impossibile, per i fan più devoti. Il 2016 lo ha visto sostituire, temporaneamente e per motivi di salute, Brian Johnson alla guida degli AC/DC: il sodalizio è durato per un totale di 23 live e nessun album studio. Rientrato dalla parentesi con la band australiana, Rose è tornato al volante dei Guns’N Roses partecipando al Firenze Rocks 2018. Personaggio e cantante capace di suscitare sentimenti contrastanti nell’ascoltatore, Rose ha plasmato la fama della band accanto al celebre Slash.
Musicista altrettanto influente, caratterizzato dall’immancabile cilindro e dalla Les Paul, Slash è una vera icona dell’Hard Rock. Chitarrista dallo stile sfranto ed incisivo, Slash non è il classico virtuoso della sei corde. Musicista eclettico, negli anni ha ottenuto collaborazioni con artisti del calibro di Iggy Pop, Alice Cooper, Lemmy Kilmister (Motörhead) e Michael Jackson.
Con i Guns ‘N Roses Slash ha inciso l’intera discografia, eccezion fatta per Chinese Democracy: album non certo eccellente sebbene, per certi versi, apprezzabile. Dal 2016 è di nuovo nei Guns ‘N Roses insieme a Duff McKagan, bassista storico della band.
A causa dell’emergenza coronavirus il Firenze Rocks 2020, previsto per Giugno, quasi sicuramente verrà rimandato o annullato: i Guns, che pure avevano confermato la loro presenza, probabilmente non verranno in Italia.
Per consolare i fan, vecchi e nuovi, L’Opinionista ha stilato una Top 10: i brani più travolgenti della band californiana che ha venduto quasi cento milioni di dischi in tutto il mondo.
Guns ‘N Roses: la top 10 con le canzoni più famose
Nightrain
Terza traccia dell’album Appetite for Destruction, del 1987: brano, e soprattutto album, che non ha bisogno di presentazioni. Ritenuto dai più l’unico vero album-capolavoro della band, quest’ultimo si piazzò rapidamente in testa alle classifiche americana e neozelandese, diventando tra i primi dieci più venduti anche in Canada, Australia e Gran Bretagna. Nightrain riassume in maniera efficace la potenza sonora complessiva dell’intera produzione.
November rain
Brano tratto dal terzo album studio Use your Illusion I, November rain è uno dei pezzi più caratteristici, ed unici, mai composti da Axl Rose: lontano anni luce dai ritmi incalzanti della band, il pezzo è una ballad alquanto lunga, ma mai stancante. In pochissimo tempo divenne uno dei brani più amati tanto da entrare, nel 1992, nella Billboard Hot 100 americana. Il lungo assolo di chitarra, eseguito da Slash, è entrato nella Top Ten Usa.
Out ta get me
Altro titolo appartenente ad Appetite for Destruction: è quello che si può definire il classico pezzo rock’n roll. I riff distorti e le cavalcate eseguite dalle chitarre – unite ad una sonorità alquanto boogie – rendono il brano aggressivo e piacevole, anche grazie alla sua breve durata che ne fa un prodotto diretto ed efficace.
Don’t cry
È uno dei pezzi più introspettivi e malinconici della band, composto dallo stesso Axl Rose e dal secondo chitarrista, Izzy Stradlin: per quanto riguarda le tematiche affrontate, è possibile notare una certa consonanza con quelle che troviamo in November rain. L’arpeggio di chitarra, in apertura, si affianca alla voce di Rose che adotta un timbro decisamente meno graffiato rispetto al solito. Gli assoli di Slash danno vigore al brano e sembrano quasi suggerire al cantante che, in fondo, si tratta comunque di musica rock: nella seconda metà del brano, infatti, le chitarre offrono suoni più potenti e la stessa voce di Rose assume il consueto timbro stridulo.
Paradise City
Un vero classico: secondo Rolling Stone è tra le 500 migliori canzoni dal genere Hard Rock. Estratta anch’essa da Appetite for Destruction, Paradise City è una di quelle più amate di sempre. Tracii Guns, all’epoca membro e cofondatore della band californiana, attribuisce all’influenza che la band traeva dai Black Sabbath l’ispirazione di Paradise City. Brano che ha scavalcato i confini della musica rock e che ha raggiunto un pubblico decisamente più vasto: Paradise City è stata infatti inserita nella colonna sonora del videogame Bornout Paradise (2008). Inoltre, per diversi anni è stata adoperata, in Italia, come sigla di presentazione per Serie A e Serie B.
Nella nostra selezione musicale sono presenti anche i seguenti brani:
- Patience
- It’s so easy
- Welcome to the jungle
- Estranged
- Sweet child ‘o mine