Holiday working e mercato immobiliare turistico, un modo diverso di concepire la casa vacanza

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foto Tecnocasa

MILANO – Da quando la pandemia è arrivata nelle nostre vite la modalità di concepire la casa è cambiata. La richiesta di spazi più ampi e di spazi esterni ha caratterizzato il mercato immobiliare post pandemia ed anche il mercato della casa vacanza è stato in qualche modo impattato dal corona virus: in alcune località le agenzie del Gruppo Tecnocasa hanno segnalato la richiesta di immobili più ampi ma con tassativa presenza di balcone, terrazzo o giardino in modo da poter trascorrere periodi più lunghi oltre la classica vacanza. In questi mesi si è parlato molto di remote working con ricerche di casa in affitto per lunghi periodi nelle località di vacanza.

Le agenzie Tecnocasa e Tecnorete hanno segnalato invece una permanenza più lunga nelle case vacanze già di proprietà (fenomeno rilevato già durante il primo lockdown) che ha continuato anche nelle ondate successive compatibilmente con le restrizioni vigenti. Questo è stato possibile grazie al ricorso allo smart working e alla DAD. Sono stati segnalati casi di persone che hanno cercato case in affitto per periodi più lunghi (maggio-settembre) nelle località di vacanza per potersi trasferire e lavorare da remoto (holiday working). Ad essere interessati però sono quasi sempre comuni che sono ben collegati con la città (in modo da poter rientrare in modo agevole se richiamati presso la sede di lavoro oppure facilmente raggiungibili nel caso in cui solo un coniuge poteva ricorrere allo smart working), vicini a centri abitati più grandi con servizi ed infrastrutture.

Queste ultime restano determinanti così come la vicinanza a uscite autostradali. La ricerca di casa in affitto per periodi più lunghi ha dovuto fare i conti anche con la disponibilità di immobili sul mercato: molti proprietari hanno deciso di utilizzare per sè gli immobili e altri hanno ritenuto poco profittevole affittare per lunghi periodi preferendo affittare per periodi più brevi a prezzi più elevati. La bassa offerta incide quindi soprattutto sulle località più gettonate. Tra le località in cui si sono segnalate richieste di affitto ci sono Vietri sul mare, Sauze d’Oulx e alcune località della Sicilia.

Hanno tenuto nel 2020 i valori della casa vacanza, al mare, in montagna e al lago. La domanda è elevata e, dai nostri dati, si registra anche un aumento delle compravendite di casa vacanza dal 2019 al 2020 passate del 5,8% al 6,5%. Dopo il primo lockdown tanti hanno espresso il desiderio di acquistare la casa in queste località spinti anche dal timore di non potersi spostare. Il turismo di prossimità ha aiutato questo mercato che ha espresso maggiori sofferenze dove c’era una domanda prevalentemente straniera. Come l’anno scorso anche quest’anno su questo mercato, in cui si muovono acquirenti non residenti e stranieri, incombe il divieto di spostamenti tra regioni. In alcune regioni, già da gennaio è iniziata la ricerca della casa in affitto per la stazione estiva e non solo.