Cultura

I bambini di Asperger di Edith Sheffer: un invito alla riflessione

L’autrice ha voluto scoprire le origini della diagnosi di autismo ripercorrendo la vicenda di Asperger. Una spinta a riflettere sul modo in cui la società etichetta i disabili

Non è facile, neppure possibile, giudicare la vita di qualcuno sotto un regime dittatoriale del passato con i parametri di oggi, standosene al caldo delle nostre case.

Non è possibile nemmeno comprenderla. La maggior parte delle persone non abitava un mondo dove tutto era bianco o nero. Esistevano diverse sfumature di grigio. Ciascuno doveva prendere ogni giorno innumerevoli decisioni: si poteva, magari, aiutare un vicino minacciato e poi voltarsi dall’altra parte davanti alla scomparsa di un altro. Ci si doveva destreggiare tra le scelte quotidiane man mano che si presentavano, improvvisando. Presi dalla quotidianità si poteva resistere, opporsi o persino causare sofferenza a qualcuno. La crudeltà di quel mondo è inesorabile, incomprensibile.

Nessuno di noi lo ha vissuto e conosciuto, per fortuna.

La vita di tutti i giorni, anche oggi, ci mette di fronte a un numero infinito di decisioni e può essere fuorviante classificare le persone in modo troppo netto, anche chi sembra abbia commesso delle azioni che che, a un primo sguardo, possono apparire inequivocabili. Figuriamoci durante un regime totalitario.

Il protagonista di questo libro ha attraversato uno dei periodi più dolorosi della storia. Non è possibile dire se sia stato una sorta di Schidler della psichiatria infantile o piuttosto ebbe un ruolo attivo e spaventoso nella follia del Terzo Reich.

La ricostruzione storica dell’autrice Edith Sheffer, è minuziosa e accurata, fin troppo: si perde in mille rivoli, specialmente nei primi capitoli, e si avvita sugli stessi concetti per pagine e pagine. Certo è complesso mettere in relazione la carriera di un medico con il contesto intellettuale, clinico e politico dell’Austria tra gli anni ’30 e ’40.

Resta il fatto che il percorso deve essere conosciuto. Nel bene e nel male.

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Pubblicato da
Pino Ezio Beccaria

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