I BF Project ci hanno gentilmente concesso un’intervista.
“Smoothly” è il vostro nuovo disco, di che cosa si tratta?
Il progetto è un viaggio attraverso variegate sonorità che abbiamo maturato nel corso delle nostre esperienze. Risulta essere infatti una contaminazione di generi, che non tralasciano il linguaggio della nostra mediterraneità.
Cosa volete trasmettere con questo lavoro?
Si ha come obiettivo quello di emozionare, provocare sensazioni positive all’ascolto e immergersi completamente in ogni singola storia, mettere a proprio agio l’ascoltatore con un easy-listening dotato di stili differenti ma con un linguaggio immediato.
Tante collaborazioni per la realizzazione di questo album, quanto sono importanti questi contributi?
Per noi sono importantissime, le abbiamo voluti fortemente, sia per il legame affettivo che ci lega ad essi, sia per lo spessore artistico che sicuramente è stato il valore aggiunto nella poliedricità di ognuno di loro. Le differenze nel modo di essere, si rispecchiano anche nella musica creando ricchezze e risorse indispensabili per il disco.
Come nasce il vostro progetto musicale?
L’idea nasce principalmente dalla voglia di esprimere sé stessi avendo condiviso insieme diverse esperienze musicali, tra le quali una delle più longeve fu una band jazz funk-fusion dove si eseguivano covers… Da quell’esperienza nasce la voglia di volersi raccontare non più tramite covers bensì attraverso le nuove creazioni che ci identificassero.
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