Custodiva questo luogo santo, grande quanto la vasca Camillona delle saline di Cervia, un vecchio guardiano che conduceva una vita monacale. La sua attività era quella di tenere pulita la scacchiera e liberarla continuamente dalla sabbia che, a volte scaraventata dai grandi venti caldi e granulosi, arrivava fino a coprirla.
Dormiva e riposava lontano dal sole che scottava sotto una tenda di stoffa pesante che gli aveva lasciato un nomade. Questo povero guardiano viveva coi piccoli regali di alimenti che riceveva da chi veniva alla scacchiera santa per purificarsi.
Spesso capitavano nomadi isolati e anche famigliole che emigravano da una zona all’altra di questo mondo di sabbia. Quando la luna era grande la scacchiera riverberava luce chiara così da rendere luminosa la notte là attorno. E il guardiano seguiva i peccatori isolati e anche quando arrivavano gruppi di ragazze che dopo i lamenti per la purificazione accennavano a morbidi e lenti passi di danza sul riquadro di marmo bianco. E ci furono anche giorni senza arrivi e coi marmi che scottavano sotto le zampe di un varco di cicogne bianche.
Finchè una sera arrivò la più esperta danzatrice del ventre di tutto il deserto: una donna sui quarant’anni, sinuosa e leggera di passi, quasi volesse disegnare figure immaginate su quella santa scacchiera. Era un suo modo per liberarsi dai peccati. E il vecchio guardiano restò incantato a guardare questa magnifica donna che probabilmente stava danzando per lui.
Ma lei d’improvviso lascia la scacchiera e si allontana lentamente con movimenti che il guardiano interpreta quasi come fosse un invito a seguirla. E questo fa il guardiano. Camminando per molte ore, lei davanti e il vecchio dietro, spinto soltanto da un desiderio che era cresciuto all’improvviso nel suo corpo spento.
Arriva un’alba ventosa e sporca di nuvole di sabbia che subito cancellano le due figure. La donna si rifugia nell’accampamento di nomadi e il vecchio si mette al riparo di una grossa pietra. Quando il vento cessa di rotolarsi violento sul deserto, il vecchio cerca di tornare alla scacchiera. Ma non riesce più a trovarla …. la cerca sapendo ormai che la sabbia ha sepolto questo luogo santo.
L'Opinionista® © 2008-2024 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network -
Notizie del giorno -
Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube