Ikea non pubblicherà più il catalogo in formato cartaceo

146

pagamento online

Per la prima volta dopo 70 anni il colosso svedese dell’arredamento presenterà la propria collezione solo in formato digitale: “il catalogo datato 2021 ma uscito dall’estate 2020 sarà l’ultimo ad essere distribuito”

ROMA ‒ Ikea interromperà quest’anno la produzione e distribuzione del suo catalogo illustrato. Una delle pubblicazioni più stampate al mondo, il catalogo Ikea, diverrà esclusivamente digitale, e all’origine di questa decisione c’è la sensibile crescita del volume di vendite online che si sta verificando nell’azienda svedese. I clienti utilizzano con sempre più frequenza il portale ‒ arrivato a 4 miliardi di visite ‒ la app e i social media: “Il comportamento dei consumatori è cambiato e meno persone leggono il catalogo Ikea rispetto a qualche anno fa” spiega l’azienda in un comunicato stampa.

Il portavoce del colosso svedese Jakob Holmstrom specifica che “il catalogo datato 2021 ma uscito dall’estate 2020 sarà l’ultimo ad essere distribuito”.

Pubblicato per la prima volta nel 1951 per iniziativa del fondatore Ingvar Kamprad, il volume illustrato dell’azienda svedese, distribuito in circa 50 Paesi e tradotto in 32 lingue, costituisce per molte persone quasi un oggetto familiare. La grammatica dell’arredamento Ikea, nel fitto catalogo, spedito per posta o ritirato in negozio, viene presentata a un pubblico che conta quasi cinquanta paesi. Prodotto nell’ufficio di Älmhult, nella Svezia meridionale, dove è stata fondata l’azienda, il catalogo in alcuni anni ha avuto una tiratura altissima, superiore a quella della Bibbia, arrivando nel 2016 a 200 milioni di copie.

La stampa e distribuzione hanno un costo, e Ikea ha sempre investito ingenti somme in questa componente fondamentale del marketing. L’azienda ha scelto di assecondare l’attuale tendenza dei clienti a selezionare i prodotti da casa attraverso il pc o lo smartphone, anche se in realtà va considerato che in questi mesi, in molte parti del mondo, ci si è potuti spostare con minore frequenza per fare acquisti a causa soprattutto dell’epidemia covid.

Tra le finalità del colosso dei mobili c’è anche quella di aumentare la sostenibilità, che già in parte persegue attraverso varie iniziative.