Il 59% dei mutuatari si trova nella macroarea settentrionale, il 35,9% ha tra 35 e 44 anni

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MILANO – Un’indagine completa sul settore dei mutui ipotecari deve prendere in esame anche il profilo socio-demografico di coloro che sottoscrivono i finanziamenti. L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa si concentra ora sui soggetti per comprendere quali sono le caratteristiche di coloro che si muovono sul mercato in un contesto economico sempre più sfaccettato. La rilevazione, riferita all’anno 2020, prende in esame parametri quali area di provenienza, localizzazione in cui è avvenuta la stipula, età anagrafica e professione di tutti coloro che hanno sottoscritto un finanziamento ipotecario attraverso le agenzie a marchio Kìron ed Epicas.

AREA DI PROVENIENZA
Nel nostro Paese vengono finanziati principalmente cittadini italiani, infatti il 77,5% dei mutui è stato erogato a persone di origine italiana, ma stanno aumentando le percentuali degli stranieri: attualmente quasi il 13,2% è rappresentato da cittadini europei e 9,4% da immigrati extra-europei. Le nazionalità più rappresentate sono quelle rumena, albanese e moldava, mentre la maggior parte dei non europei proviene dall’Asia, seguiti a brevissima distanza dai latinoamericani e dagli africani.

AREA EROGAZIONE MUTUO
Puntando l’attenzione sull’area in cui i soggetti hanno stipulato il mutuo, si evince che la maggiore concentrazione è nella macroarea settentrionale con il 59,0%. Seguono a molta distanza Italia Meridionale e Italia Centrale con valori rispettivamente del 16,7% e del 16,2%. Solo l’8,1% sottoscrive un mutuo nelle isole.

ETÀ ANAGRAFICA
L’età media di chi ha sottoscritto un mutuo nel 2020 è 40,4 anni. L’analisi per fasce d’età mostra come sia la popolazione più giovane a fare un maggior ricorso al mutuo. C’è una leggera preponderanza dei 35-44enni rispetto agli under 35: la prima fascia incide per il 35,9%, quella più giovane pesa invece il 33,0%.

PROFESSIONE
Dall’analisi della professione del mutuatario emerge che la sicurezza economica è tra gli elementi fondamentali richiesti dagli istituti di credito per erogare un finanziamento. Tale caratteristica identifica l’85,6% del campione (dipendenti a tempo indeterminato e pensionati), a fronte dell’8,7% di chi ha un contratto di lavoro flessibile (liberi professionisti/lavoratori autonomi e titolari d’azienda) e del 2,7% di lavoratori a tempo determinato.