E aggiunge: “Un giorno avrei imparato a capire che forse le persone non sono soltanto il frutto del posto in cui crescono, ma c’è qualcosa di innatamente sano che le protegge dallo sprofondare totalmente nell’abisso”. Un bambino apprende la grammatica del vivere sullo sfondo di una Milano periferica, barbarica e violenta. Un ragazzo dà un bacio innocente a una ragazza e gli si apre davanti l’orizzonte di una nuova età. Carico di speranza, Yusuf arriva a Napoli dal Senegal per precipitare nell’abisso del male. E poi c’è una Londra che somiglia a una ragazza da conquistare e da lasciarsi alle spalle.
E poi c’è Tel Aviv, c’è il Mediterraneo, e poi c’è la vita che preme. Sempre e comunque, come un ritmo, come una preghiera. Ci sono donne, uomini, luoghi, ruvide speranze, un mondo che brucia ricchezza e memoria. Fra autobiografia e invenzione, fra realtà e rabbia, Gennaro Della Volpe, in arte Raiz, muove un quadro di storie vive, mette nella sua voce di narratore avventure che lasciano sulla pelle la magia e la passione di esistere.
“Mi sono messo a scrivere “Il bacio di Brianna” durante la primavera del 2020, quando tutto era fermo e per strada giravano i blindati dell’esercito per controllare che il lockdown fosse rispettato. Ho la fortuna di abitare in una borgata ai limiti della metropoli, un posto dove finiscono i palazzi e comincia un bosco. Le mie storie sono nate in assenza totale di decibel, senza pressione, uscite come acqua da uno di quei pozzi che in medioriente si chiudono con un masso. Basta solo avere la forza sufficiente per spostarlo”, conclude Raiz. Il libro è disponibile in tutte le librerie e sugli store online.
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