Il nuovo lavoro discografico dell’ormai lunga carriera di Ernesto Bassignano “Bax”, è un’opera ispirata, un disco intenso e diretto
“ll mestiere di vivere” (Helikonia), nono album dell’ormai lunga carriera di Ernesto Bassignano “Bax”, è un’opera ispirata, un disco intenso e diretto, sia dal punto di vista testuale che musicale, che segna una nuova partenza per il cantautore romano/piemonteseche e che ha visto al lavoro, nella direzione artistica e nella produzione, una squadra di giovani musicisti capitanata da Stefano Ciuffi e Edoardo Petretti. Questo nuovo lavoro discografico è un percorso fatto sì di sguardi rivolti al passato, ma con un’analisi lucida e spesso spietata del presente e del futuro. Nove tracce in tutto per raccontare e raccontarsi.
La difficoltà di confrontarsi, alla sua non più tenera età, con le improvvise novità politiche e culturali, gli impazzimenti di un mondo preda della tecnologia e della freddezza nei rapporti, molto più che con la storia, la cultura e la solidarietà umana, spingono l’autore a guardare anche oltre, ad un futuro che appare molto difficile. Però, a differenza del suo grande corregionale Cesare, “perduto nella pioggia” delle sue Langhe, Ernesto lotta, resiste e tenta, se non di vincere, almeno di restare a galla.
Questo album rappresenta un sontuoso passo avanti espressivo e musicale nella sua carriera: alla chitarra, al piano e al violoncello si aggiungono, senza forzare e in maniera delicata e pastello, i colori del contrabbasso, della batteria e dei fiati, per dare alle composizioni un vestito tanto ricco quanto agile e diretto. Si va dai brani intimisti e riflessivi a quelli divertiti e ironici, ci si fa trasportare all’epoca del Derby di Milano e poi dai giochi da “Giullare verticale” di un istrionico David Riondino; e alla fine arriva un omaggio molto intenso che richiama gli epici anni del Cantacronache con “Un paese vuol dire”, che rivisita con un altro andamento il brano omonimo, una perla di Mario Pogliotti.
“Il mestiere di vivere”, nel suo complesso, appare un lungo e intenso recital, un vero e proprio concept-album coerente ed esaustivo, per dissertare e dibattere in modo poetico e attuale sull’odierno nostro male di vivere. E sopravvivere. Delle nove tracce, d’una stessa “Resistenza” ci soffermiamo su “Amiamoci di più” e sul suo video pubblicato su Youtube.
Si tratta del primo di nove capitoli d’una stessa resistenza. Quella di un anziano poeta civile che tenta di opporsi a tempi inquinati, cinici, veloci, fasulli, furbetti, disimpegnati. L’autore sogna di poter essere ancora protagonista della rivolta dei cuori semplici, di quei sessantottardi illusi, un po’ artisti e un po’ politici, che volevano cambiare il mondo e oggi, battuti ma mai domi, cercano nuovi slogan, nuove parole d’ordine, nuovi appelli non a volare ma a restare coi piedi a terra e la mente reattiva e aperta all’amore.
Nel video tante storie che si intersecano e un lieto finale sempre raccordato dal poeta cantautore che vibra sulla frase della non rassegnazione ma dell’unione in amore più grande. “Amiamoci di più” è il titolo e la chiusa. Evocativo il gesto che ondeggia di Bassignano seduto in una sedia al centro di una stanza che vede un arco cingere la parete retrostante. I colori sono al marrone tenui e calzati con una luce fioca che sa di poesia come il testo della canzone. Un cantautore che è passato attarverso la carriera radiofonica in Rai, di critico musicale, di produttore discografico mantenendo verde la sua passione e vocazione. Scrive e scrive di storie di grande impegno civile, di ideali, di impegno politico e militante e oggi questo album e questo singolo è una perla, una pietra miliare che ci trascina in una barricata difensiva dei valori che non dividono ma accolgono e generano molteplice condivisione e spartizione di bagagli e crediti.
Insomma un capolavoro che dopo anni di lavoro e dedizione ci coglie desiderosi di abbracciare una summa della sua lotta e della sua comprensione della realtà.
Grazie Ernesto Bassignano per dimostrare di credere in valori ed ideali che sembrano sbiaditi, grazie per portarceli ancora in ascolto, grazie per mostrare quanto peso abbiano nella tua vita, nei tuoi anni di vita e di vocazione.
Grazie! “Il mestiere di vivere”, il nono album di Ernesto Bassignano.